L’INAIL, il 1/04/2019, rende noto che una recente pubblicazione curata dei ricercatori del Dit e dai professionisti della Contarp riepiloga le criticità e i pericoli a cui può andare incontro chi opera professionalmente con i prodotti fitosanitari.

Si ricorda che i prodotti fitosanitari sono sostanze attive e preparati che proteggono le colture da funghi (fungicidi o anticrittogamici), insetti (insetticidi e acaricidi), erbe infestanti (erbicidi o diserbanti), e nematodi (nematocidi). In più, favoriscono o regolano la crescita dei vegetali (fitoregolatori).

Secondo il decreto legislativo 150/2012, sono queste le principali caratteristiche di questi prodotti, comunemente noti come pesticidi.

Sul loro impiego, tuttavia, aumentano le preoccupazioni circa i possibili effetti negativi sull’ambiente e sui consumatori, come pure sui lavoratori coinvolti nel loro utilizzo.

Per fornire un contributo su questa tematica e per illustrare come questi prodotti possono essere impiegati in modo sicuro, viene ora in aiuto una recente pubblicazione edita dall’Inail.

Come accennato sopra il volume è frutto della collaborazione sinergica del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) e della Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp).

Nella disamina sui pesticidi, la pubblicazione parte prioritariamente proprio dall’informazione e dalla legislazione corrente, riepilogando le recenti tappe normative che disciplinano la materia a partire dalla direttiva europea 2009/128, che ha istituito un quadro normativo di azione comunitaria per un loro uso sostenibile. La direttiva, recepita in Italia dal già citato decreto legislativo 150/2012, delega ai singoli Stati nazionali la predisposizione di un “piano di azione nazionale” (PAN) in grado di perseguire la protezione di chi utilizza i pesticidi e della popolazione, la salvaguardia dell’ambiente climatico e della potabilità delle acque, la conservazione della biodiversità e la tutela degli ecosistemi.

In linea anche con i dettami del decreto legislativo 81/2008, spiega il testo redatto dai professionisti Contarp e dai ricercatori del Dit, che ha partecipato all’elaborazione del PAN, i prodotti fitosanitari debbono essere utilizzati quando occorrono e nella misura necessaria, assicurando una gestione accurata in ogni fase: acquisto, trasporto, conservazione, preparazione delle miscele, trattamento delle piante e post trattamento. In ognuna di esse possono insorgere per i lavoratori rischi espositivi più o meno elevati in ragione della pericolosità intrinseca del principio attivo, dei livelli di esposizione e di assorbimento tramite inalazione o per via cutanea, e per modalità e frequenze d’uso.

Nel lavoro agricolo l’utilizzo di pesticidi, concimi, disinfettanti, battericidi e detergenti espone gli addetti ai pericoli connessi agli agenti chimici. Nel testo vengono distinti in pericoli per la sicurezza, derivanti da incendi o altre incidentalità, e pericoli per la salute, causati da intossicazioni e malattie. Un aiuto alla prevenzione può venire dalle etichette e dalle schede dati presenti.

Viene raccomandato di usare dispositivi specifici in tutte le attività lavorative che espongono ai pesticidi e di conservarli lontano dagli ambienti in cui si utilizzano. Inoltre, essi devono rispondere a determinati requisiti di compatibilità e sicurezza, essere corredati della nota informativa obbligatoria e riportare la marcatura CE, che deve essere originale, ben visibile, leggibile e indelebile. Riguardo ai singoli dispositivi, infine, il volume si sofferma in dettaglio sull’uso di grembiuli, tute, guanti, stivali e mascherine per occhi e viso, descrivendone caratteristiche e modalità di utilizzazione.