Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega che fissa i principi che dovranno essere seguiti per modificare le norme contenute nel T.U. sull'immigrazione.
Il testo licenziato dal Governo è rimasto pressoché identico all'originario. Sul fronte degli ingressi per lavoro, è prevista una programmazione dei flussi triennale, con un adeguamento annuale e la possibilità di superare le quote prefissate se ci sono più domande di assunzione. I lavoratori stranieri potranno iscriversi nelle liste di collocamento all'estero, viene inoltre ripristinato lo sponsor, ossia colui che potrà garantire economicamente l'ingresso in Italia di chi vuole cercare lavoro.
Inoltre tra le altre novità si ricorda che la durata dei permessi di soggiorno viene allungata, raddoppia con il rinnovo, che verrà progressivamente affidato ai Comuni. A chi è in Italia da almeno cinque anni viene riconosciuto l'elettorato attivo e passivo alle elezioni amministrative.
Le modalità di allontanamento dei clandestini è modulato in base alla gravità delle infrazioni e alla pericolosità del clandestino e si punta a programmi di rimpatrio volontario e assistito. I Cpt vengono diversificati in strutture aperte per chi collabora all'identificazione e chiuse per chi non si fa identificare. I detenuti verranno invece identificati in carcere.