Il 13 ottobre si è celebrata la 74ᵃ Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro indetta dall’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi (ANMIL). Molte le iniziative in tutta Italia per ricordare la ricorrenza, in un contesto dove i numeri sono tutt’altro che incoraggianti: nei primi otto mesi del 2024 sono stati denunciati 680 casi di morti sul lavoro, il 3,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2023.

I messaggi del Capo della Stato e delle altre istituzioni

In un messaggio inviato all’ANMIL, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato: “La sicurezza sul lavoro è una priorità permanente per la Repubblica. Ogni vita persa, ogni vita compromessa chiama un impegno corale per prevenire ulteriori perdite della salute e della dignità di chi lavora”. Continuando poi: “La sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana. Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona, perché il lavoro è luogo di crescita e realizzazione personale e non può costituire un rischio per la propria incolumità”.

Dure le parole del Presidente dell’ANMIL Emidio Deandri, che nel comunicato che ha anticipato la giornata  ha invece dichiarato: ” Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese, ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, che dovrebbe invece rappresentare una priorità – proseguendo - Vogliamo che i numeri dell’INAIL siano davvero un utile strumento di lettura del fenomeno e ci parlino chiaramente di quali sono le vie da intraprendere per mirare ad un’azione in cui si combinino con efficacia: consapevolezza, prevenzione e controlli, ma soprattutto responsabilità condivise e partecipazione di tutti alla sicurezza in azienda e sui luoghi di lavoro”.

La ministra Calderone ha invece commentato sulla recente introduzione della patente a crediti, per cui risultano inviate già circa 400mila richieste di rilascio, annunciando che sono in corso verifiche sugli attestati che vengono consegnati quando bisogna esibire la prova dell’avvenuta formazione sulla sicurezza.

I numeri

In occasione della giornata, è opportuno vedere a che punto siamo con i numeri: dai dati Inail, fra gennaio e agosto 2024 sono stati denunciati 387mila infortuni, quasi in linea con l’anno precedente in cui erano state registrate 382mila denunce.

A preoccupare, è soprattutto la crescita nel numero di morti sul lavoro, 680 contro 657 dello stesso periodo dello scorso anno.

In aumento anche le denunce di malattia professionale, circa 59mila, il 21,3% in più rispetto al 2023.