Giornalisti: minimali e massimali retributivi e contributivi per l’anno 2020
A cura della redazione

L’INPGI, con la circolare n. 1 del 30 gennaio 2020 ha indicato i nuovi parametri retributivi e contributivi di legge per la determinazione della contribuzione dovuta all’Istituto con effetto dal 1°. 1.2020.
L’adeguamento annuale dei predetti parametri avviene ad inizio di ogni anno sulla base dell’indice di variazione dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (indice FOI senza tabacchi) accertato dall’ISTAT.
Per l’anno 2020, con comunicato del 17.1.2020, l’Istituto di statistica ha individuato l’indice di variazione tra l’anno 2018 ed il 2019 nella misura del + 0,5%.
Di conseguenza i minimali retributivi, a decorrere dal 1 gennaio 2020, risultano pari a 48,98 euro giornalieri (1.273,00 euro mensili).
La fascia retributiva annua oltre la quale deve essere corrisposta l’aliquota aggiuntiva dell’1% (a carico del dipendente) resta confermata in 46.184,00 euro (importo pari alla 1ma fascia di retribuzione pensionabile). L’importo indicato, rapportato a 12 mesi, è pari a 3.849,00 euro.
Inoltre, per i soli giornalisti privi di anzianità contributiva pregressa che si iscrivono all’INPGI dal 1 gennaio 2017 è adottato il massimale annuo della base contributiva e pensionabile pari a 103,055,00 euro.
Il minimale retributivo per l’accredito dei contributi ai fini del diritto alle prestazioni pensionistiche non può essere inferiore a 206,23 euro (40% del trattamento minimo di pensione al 1 gennaio 2020).
In materia di versamento rateale del debito contributivo da parte dei datori di lavoro, non è necessaria la garanzia fideiussoria se il debito oggetto di rateazione risulta inferiore a 46.488,00 euro, purché la durata del rateizzo sia limitata a 12 mesi.
Infine, conclude la circolare, per i giornalisti ammessi alla prosecuzione volontaria della contribuzione, per l’anno 2020, gli importi minimi dovuti sono paria 900 euro mensili.
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