L’INPGI, con la circolare 16/01/2013 n.1, tenuto conto della variazione ISTAT pari al 3% rispetto al 2012, ha provveduto ad aggiornare il valore del massimale contributivo annuo che per il 2013 è fissato in euro 99.034,00.
Anche i minimali retributivi sono stati rideterminati in euro 47,07 giornalieri e 1.223,82 mensili.
La prima fascia di retribuzione pensionabile, oltre la quale deve essere corrisposta l’aliquota aggiuntiva dell’1% a carico dipendente è fissata in euro 44.126,00 annui.
Cambiano anche i valori delle retribuzioni convenzionali per i giornalisti operanti all’estero. In particolare la retribuzione è pari a euro: 3.653,83 per la prima fascia (da 0 a 3.653,83); 4.948,25 per la seconda fascia (da 3.653,84 a 4.948,25); 6.242,68 per la terza fascia (da 4.948,26 a 6.242,68); 7.537,10 per la quarta fascia (da 6.242,69 a 7.537,10) e 8.831,53 (da 7.537,11 in poi).
Per quanto riguarda la gestione separata, l’aliquota contributiva per coloro che non risultano assicurati presso altre forme obbligatorie, risulta pari al 26,72% (17,81% a carico committente e 8,91% a carico collaboratore). Mentre per coloro che sono titolari contestualmente di altra posizione assicurativa o pensionati l’aliquota è pari al 17% (11,33% committente, 5,67% collaboratore).
L’INPGI  ricorda inoltre che il minimale contributivo è pari a 15.357,23 euro e che il committente è tenuto a determinare la contribuzione dovuta sulla base dei compensi effettivamente corrisposti ai propri collaboratori, senza adeguarla al predetto importo.
Infine la circolare 1/2013, evidenzia che i giornalisti assicurati presso l’INPGI sono esclusi dall’ASPI, poiché la tutela contro la disoccupazione involontaria continua ad essere garantita da apposita assicurazione obbligatoria, sostitutiva dell’AGO,gestita dall’INPGI. Quindi per gli assicurati INPGI la contribuzione per l’assicurazione contro disoccupazione involontaria resta confermata nella misura dell’1,61% della retribuzione imponibile.