L’INPS, con la circolare 5/02/2021 n.12, ha reso note le aliquote contributive dovute dagli iscritti alla Gestione separata per l’anno 2021, tenendo conto dell’introduzione della nuova aliquota da parte della legge 178/2020, pari a 0,26% per l’anno in corso e 0,51% per gli anni 2022 e 2023, a carico dei lavoratori autonomi, che esercitano per professione abituale le attività di lavoro autonomo di cui al comma 1 dell'articolo 53 del TUIR, iscritti alla Gestione separata e non assicurati ad altre Gestioni di previdenza, né pensionati.

Le aliquote 2021 sono quindi le seguenti:

  • Collaboratori e figure assimilate non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL: 34,23% (33,00 IVS + 0,72 + 0,51 aliquote aggiuntive)
  • Collaboratori e figure assimilate non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL: 33,72% (33,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva)
  • Collaboratori e figure assimilate titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria: 24%
  • Professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie: 25,98% (25,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva + 0,26 Iscro)
  • Professionisti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria: 24%

Resta confermato che la ripartizione dell’onere contributivo tra collaboratore e committente è stabilita nella misura rispettivamente di un terzo (1/3) e due terzi (2/3).

La circolare 12/2021 ricorda che le aliquote predette si applicano facendo riferimento ai redditi conseguiti dagli iscritti alla Gestione separata nel rispetto del massimale di reddito è pari a Euro 103.055,00 e del minimale è pari a Euro 15.953,00.