L'INAIL ha recentemente pubblicato un fact sheet dettagliato sulla valutazione e gestione del rischio incendio nelle strutture sanitarie che ospitano apparecchiature di risonanza magnetica (RM), mettendo in evidenza le specificità e le criticità legate alla sicurezza in questo contesto.

Rischi di incendio nei siti di risonanza magnetica

Le apparecchiature di RM, durante il loro utilizzo, generano un notevole carico termico che può portare a surriscaldamenti, aumentando il rischio di incendio. Questo rischio è principalmente legato alle componenti elettriche delle apparecchiature stesse. Per gestire efficacemente questo è necessario tenere in considerazione una serie di fattori specifici all'interno delle strutture sanitarie:

  • L'estensione della struttura;
  • Il numero di posti letto destinati al ricovero;
  • Le caratteristiche del magnete;
  • Le condizioni particolari dei pazienti che vi vengono esaminati, che possono influenzare le strategie di evacuazione e gestione dell’emergenza.

Normativa e sistemi di allarme antincendio

La normativa antincendio per i siti RM prevede un sistema di gestione degli allarmi a doppio step: il preallarme, viene attivato tramite un segnale sonoro o un comando vocale e può essere percepito solo dagli addetti antincendio. Questo consente agli operatori di verificare lo stato di allerta prima di attivare l’allarme generale, riducendo così il rischio di evacuazioni non necessarie o di interventi inappropriati.

Piano di emergenza antincendio

Un piano di emergenza antincendio ben strutturato è essenziale per garantire la sicurezza delle persone presenti in un sito RM. Questo piano deve includere informazioni precise su:

  • L'assegnazione delle squadre di addetti antincendio per ogni area, piano e compartimento della struttura;
  • La formazione e l'addestramento specifico del personale incaricato della sicurezza antincendio;
  • Le caratteristiche dei luoghi, con dettagli sulle vie di esodo, le modalità di rilevazione degli incendi e la diffusione degli allarmi;
  • Il numero di persone presenti, compresi lavoratori e addetti antincendio, con indicazioni sul loro livello di formazione;
  • Le azioni specifiche che gli addetti antincendio devono eseguire in caso di emergenza;
  • Le procedure di evacuazione e l'attivazione delle squadre d'emergenza;
  • Modalità di intervento negli ambienti con particolari criticità, come aree ad alto rischio;
  • Planimetrie dettagliate delle vie di fuga;
  • L'ubicazione dei presidi antincendio e di soccorso;
  • Le modalità di disattivazione dell'alimentazione elettrica e altre linee di distribuzione energetica.

Il piano deve essere inoltre integrato con il regolamento di sicurezza del sito RM e il manuale d’uso delle apparecchiature, assicurando così che tutte le misure di sicurezza siano specificamente calibrate sulle particolarità della RM.

Organizzazione e gestione della sicurezza

La gestione delle misure di sicurezza nei siti RM è affidata a un gruppo di figure chiave:

  • Il Medico competente,
  • Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP);
  • Esperto Responsabile della Sicurezza (ER);    
  • Medico Responsabile dell’attività dell’impianto (MR);
  • Il Responsabile tecnico della sicurezza antincendio.

Questi professionisti collaborano per garantire che le misure di prevenzione siano implementate correttamente e che le procedure di emergenza siano adeguate alla complessità del contesto.

Gli addetti antincendio devono essere presenti durante ogni turno di lavoro. Al di fuori degli orari operativi, è necessario garantire la reperibilità degli addetti antincendio o delle squadre di emergenza. In caso di incendi di grandi dimensioni, il loro intervento può essere integrato dai Vigili del Fuoco (VVFF).

Criticità legate ai campi elettromagnetici (CEM) e ai fluidi criogenici

Le apparecchiature RM generano intensi campi elettromagnetici (CEM), e spesso operano con l’uso di fluidi criogenici, come l’elio. Entrambi questi elementi costituiscono un rischio specifico in caso di emergenza. Gli addetti antincendio devono essere formati non solo nell’uso di attrezzature amagnetiche, ma anche nella gestione dei rischi legati all’esposizione ai CEM e ai pericoli connessi ai fluidi criogenici.

Sistemi di rilevazione incendi e strumenti di spegnimento

La scelta dei sistemi di rilevazione degli incendi è un aspetto critico nei siti RM. Molti sensori tradizionali possono risultare incompatibili con la presenza di intensi CEM, che possono interferire con il loro funzionamento. Per questo, è spesso preferibile installare dispositivi di rilevazione all’esterno della sala magnete, dotati di sistemi di campionamento e analisi, oppure nelle canalizzazioni di ripresa dell'aria, anche se il continuo flusso d’aria potrebbe influenzare la capacità di rilevazione.

Per quanto riguarda gli strumenti di spegnimento, gli estintori più indicati sono quelli amagnetici a CO2 o con altri estinguenti compatibili con apparecchiature elettriche. Questi devono essere posizionati in prossimità degli accessi alla sala magnete e al locale tecnico, fissati alle pareti o su sostegni, in numero sufficiente a coprire i rischi presenti.

Ventilazione di emergenza e sensori di ossigeno

Nelle sale RM con magneti superconduttori non a BCE (Basso Contenuto di Elio) è obbligatorio installare sensori di ossigeno per rilevare eventuali fughe di elio. Tali sensori devono essere collegati a impianti di ventilazione d’emergenza, capaci di aumentare il ricambio d’aria a 18 ricircoli all'ora. Tuttavia, il fumo provocato da un incendio potrebbe attivare questi sistemi, aumentando il flusso d’aria e favorendo, involontariamente, la propagazione delle fiamme.

Vie di esodo e sistemi di apertura delle porte

Le vie di esodo all’interno del sito RM devono essere chiaramente indicate tramite opportuna segnaletica. Nel caso di sistemi di apertura elettrificati, è fondamentale garantire un meccanismo di apertura manuale per permettere l’evacuazione anche in assenza di energia elettrica. In generale, le vie di fuga devono essere sempre garantite, anche in caso di guasti ai sistemi di intercettazione, assenza di elettricità o esaurimento delle batterie tampone.

Conclusione

La gestione della sicurezza nei siti RM richiede un livello di attenzione particolarmente elevato, data la presenza di criticità legate ai campi elettromagnetici e ai fluidi criogenici. Il ruolo degli addetti antincendio è cruciale: errori nell'adozione di procedure sbagliate possono aggravare la situazione, generando ulteriori scenari di rischio. La sottovalutazione dei pericoli circostanti potrebbe ostacolare le operazioni di intervento e gestione dell'emergenza, rendendo fondamentale una pianificazione preventiva accurata e una costante formazione del personale coinvolto.