Conflavoro PMI, sul proprio sito internet, replica al Fondo FSBA che ha deciso di posticipare al 1° gennaio 2022, il pagamento dei presunti oneri contributivi dovuti dalle aziende artigiane costrette a iscriversi sia all’Ente bilaterale EBNA sia allo stesso FSBA al solo scopo di poter richiedere l’integrazione salariale per Covid.

Più precisamente secondo Conflavoro PMI, il Fondo FSBA prende solo tempo dopo la sentenza del Tar del Lazio del 24 dicembre 2020.

Come si ricorderà Conflavoro Pmi, insieme a numerosi consulenti del lavoro e allo studio legale Leone-Fell, è stata infatti promotrice della class action contro EBNA e FSBA che ha portato infine alla sentenza del Tar del Lazio che ha stabilito in modo definitivo che è illegittima la richiesta di Fsba alla aziende di iscriversi al proprio Fondo per causale Covid chiedendo 36 mesi di contributi arretrati.

A sostenere la posizione di Conflavoro PMI, oltre alla sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio, c’è anche il dettato dell’Inps che con la circolare 47/2020 ha chiarito i criteri di accesso all’integrazione salariale Covid. E tra questi non c’è l’iscrizione a FSBA.