EBER, a seguito di un comunicato di FSBA che garantisce le prestazioni a sostegno del reddito da gennaio 2022, ha definito con le parti sociali un percorso che consente alle imprese di attivare un protocollo d’intesa sindacale al fine di anticipare i tempi di presentazione della domanda.

I lavoratori interessati sono quelli presenti in Anagrafica Abaco e comunque assunti da almeno 30 giorni alla data di inizio dell’accordo, mentre l’invio del protocollo ai rappresentanti sindacali avverrà con le consuete modalità con approvazione da inviarsi per email al consulente del lavoro.

Abaco controlla la regolarità contributiva dell’impresa (36 mesi dall'ultimo flusso di versamenti disponibile al sistema) e invita l’impresa che risulta irregolare a verificare e a regolarizzare la posizione attraverso la mail indicata.

L’impresa che risulta irregolare può decidere di regolarizzare la posizione prima di attivare il protocollo e pertanto di non proseguire con l’attivazione del protocollo fino alla conferma di avvenuta regolarizzazione da parte di EBER.

Oppure l’impresa che risulta irregolare può decidere di accedere subito al protocollo apponendo il flag su “Ho letto e intendo comunque proseguire”. In questo caso però l’impresa è tenuta ad anticipare la prestazione mensilmente ai lavoratori e sarà coattivamente chiamata a regolarizzarsi adeguandosi alla legislazione vigente, obbligo sancito dal DLGS 148/2015 e confermato dalla Legge 234/2021.

Il protocollo può essere attivato con il tasto “Crea Protocollo FSBA AISO 2022”.

L’impresa deve apporre la firma per l’approvazione di ogni singola clausola del protocollo sottoscritto.

Per le imprese non regolari con il versamento dei contributi FSBA, questa clausola prevede anche l’espressa approvazione dell’anticipazione mensile delle prestazioni ai propri dipendenti.

Devono essere allegati alla domanda: il Protocollo sottoscritto, l Scheda di autodichiarazione e l’Approvazione sindacale.

EBER ricorda che la previsione di disponibilità a percorsi formativi di Fondartigianato non è un vincolo ma soltanto una opportunità per l’impresa, in caso di necessità, di accedere a percorsi formativi gratuiti per chi è stato in sospensione.