Finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (113/2001) il decreto che fissa i flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari per l'anno 2001.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2001 prevede l'ingresso di 83.000 lavoratori ripartiti come segue:
- 12.000 lavoratori subordinati;
- 33.000 lavoratori stagionali;
- 2.000 infermieri professionali;
- 3.000 lavoratori informatici;
- 33.000 lavoratori autonomi.
Il totale deve essere ulteriormente ripartito per regione in base al tasso locale di disoccupazione e alle richieste eventualmente avanzate dai datori di lavoro.
Quanto alle quote riservate ai lavoratori appartenenti a Paesi stranieri che hanno in corso particolari accordi con l'Italia sono da segnalare le seguenti quote:
- 6.000 unità riservate ai lavoratori albanesi;
- 3.000 unità riservate ai lavoratori tunisini;
- 1.500 unità riservate ai lavoratori marocchini;
- 500 unità riservate ai lavoratori somali.
Sono infine previsti 4.000 posti per i lavoratori appartenenti a Paesi che stanno definendo l'accordo con l'Italia e 15.000 posti per i lavoratori il cui inserimento è curato dagli enti autorizzati.
Per occupare tali lavoratori i datori di lavoro devono presentare una domanda di autorizzazione alla Direzione provinciale del lavoro che è sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno.
Ottenuta l'autorizzazione all'assunzione da parte del Ministero, per dare effettività all'inserimento nel mercato di lavoro tramite il datore del lavoro, italiano o straniero, deve quindi presentarsi alla Questura per richiedere il nulla osta all'ingresso in Italia del lavoratore.
A tal fine il datore stesso si pone come garante del buon fine dell'intendimento iniziale e all'uopo deve allegare alla domanda presentata in questura la copia della dichiarazione dei redditi (reddito non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale), l'originale della fidejussione bancaria o assicurativa (di lire 10.500.000) e la copia del contratto di locazione o del rogito notarile (idoneo ai sensi della legge regionale sull'edilizia residenziale pubblica).
La domanda deve, in questo caso, essere presentata entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto e quindi scade il 16 luglio 2001.
Da parte sua il lavoratore dovrà munirsi del permesso di soggiorno della durata di anni uno per l'inserimento nel mercato del lavoro.
E' importante evidenziare che, per l'assunzione di lavoratori domestici, il Ministero del lavoro con la circolare n. 55/2000 ha disposto la possibilità di effettuare tale tipo di assunzione solo nel caso in cui il datore di lavoro sia in possesso di un reddito congruo stabilito a seconda della regione di appartenenza da un minimo di 82 milioni ad un massimo di 100 milioni.