Flussi d’ingresso 2018: confermato il contingente dello scorso anno
A cura della redazione

Sulla G.U. n. 12/2018 è stato pubblicato il DPCM 15/12/2017 che ha riconfermato in 30.850 le quote complessive per l’ingresso in Italia nel 2018 degli stranieri per lavoro autonomo e subordinato, comprese le conversioni dei permessi di soggiorno già detenuti dai cittadini non comunitari presenti sul territorio italiano e gli ingressi per motivi di lavoro stagionale, già previste lo scorso anno dal DPCM 13/02/2017 (in G.U. n. 60 del 13/03/2017).
Rispetto al 2017 sono state ulteriormente incrementate le quote riservate agli ingressi per lavoro stagionale. Più precisamente negli ultimi 3 anni si è assistito ad una costante crescita degli ingressi per lavoro nei settori agricolo e turistico-alberghiero: 13.000 quote nel 2016, 17.000 nel 2017 fino ad arrivare a 18.000 per l’anno 2018.
Per quanto riguarda gli ingressi per lavoro subordinato non stagionale e per lavoro autonomo il contingente, pari a 12.850 quote (1.000 ingressi in meno rispetto al 2017), è così ripartito:
- 500 quote per i cittadini stranieri che hanno completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi d’origine ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286;
- 100 quote per lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza (genitori, nonni e bisnonni), residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile.
- 2.400 quote per i lavoratori autonomi appartenenti a determinate categorie. Secondo l’art. 3 del DPCM 15/12/2017 si tratta di: imprenditori che intendono attuare un piano di investimento di interesse per l’economia italiana, che preveda l’impiego di risorse proprie non inferiori a 500.000 euro e provenienti da fonti lecite, nonché la creazione almeno di 3 nuovi posti di lavoro; liberi professionisti che intendono esercitare professioni non regolamentate o vigilate, oppure non regolamentate ma rappresentate a livello nazionale da associazioni iscritte in elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni; titolari di cariche societarie di amministrazione e di controllo espressamente previsti dal decreto interministeriale 11/05/2011 n.850; artisti di chiara fama o di alta e nota qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici o privati in presenza dei requisiti previsti dal decreto interministeriale 11/05/2011 n.850; cittadini stranieri che intendono costituire imprese start up innovative ai sensi della legge 17 dicembre 2012, n. 221, in presenza dei requisiti previsti dalla stessa legge e che sono titolari di un rapporto di lavoro di natura autonoma con l’impresa.
Anche per il 2018 il DPCM sui flussi d’ingresso riserva un certo numero di quote alle conversioni. Più precisamente 9.850 quote (1.000 ingressi in meno rispetto al 2017) vengono riservate a coloro che devono convertire in lavoro subordinato o lavoro autonomo il permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo. Le quote sono così ripartite:
- 4.750 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per lavoro stagionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale;
- 3.500 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale;
- 800 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato non dall’Italia ma da altro Stato membro dell’Unione europea da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale;
- 700 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro autonomo;
- 100 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altro Stato membro dell’Unione europea da convertire in permesso di soggiorno per lavoro autonomo.
I soggetti interessati a richiedere il nulla osta all’ingresso per motivi di lavoro subordinato o autonomo oppure per le conversioni, dalle ore 9.00 del 23 gennaio 2018 possono trasmettere le domande per via telematica, utilizzando l’ormai nota procedura presente sul sito del Ministero dell’interno.
Il DPCM 17/12/2017 ha autorizzato 18.000 ingressi a favore dei cittadini extracomunitari che intendono entrare regolarmente in Italia per svolgere un lavoro subordinato stagionale, di cui 2.000 riservati alle richieste di nulla osta pluriennale stagionale.
La quota complessiva riguarda i lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, El Salvador, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Ucraina, Tunisia.
Rispetto al 2017 è stato aggiunto El Salvador.
Nell’ambito delle 18.000 quote, 2.000 unità sono riservate ai cittadini dei Paesi che hanno fatto ingresso in Italia per prestare lavoro stagionale per almeno una volta nei cinque anni precedenti e per i quali il datore di lavoro presenti richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale.
A partire dalle ore 9.00 del 31 gennaio 2018 sarà possibile inviare le domande per via telematica, avvalendosi del mod. C-stag disponibile sul sito www.interno.it.
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