Il Ministero del lavoro, con la circolare 59 del 6 dicembre 2002, ha diramato le istruzioni operative relative ai flussi di ingresso 2002, fissati dal DPCM 15 ottobre 2002, per i cittadini extracomunitari. In particolare le domande di nulla osta per l'ingresso dovranno essere presentate entro il 31 dicembre 2002.

Lavoro autonomo - Per il 2002 è stata fissata una quota massima di 2000 ingressi per le seguenti categorie professionali: ricercatori, imprenditori, liberi professionisti, co.co.co., soci e amministratori di società non cooperative, artisti di chiara fama. Nella quota non sono ammesse  conversioni del permesso di soggiorno per motivi di studio. Il flusso non riguarda i seguenti paesi, destinatari di quote riservate: Argentina, Albania, Tunisia, Marocco, Egitto, Nigeria, Moldavia e Sri Lanka.

Lavoro subordinato altamente qualificato (dirigenti) - La quota per il 2002 è pari a 500 cittadini extracomunitari, con l'esclusione dei cittadini provenienti dai seguenti paesi, destinatari di quote riservate: Argentina, Albania, Tunisia, Marocco, Egitto, Nigeria, Moldavia e Sri Lanka. Sono inoltre esclusi dai flussi i dirigenti individuati dall'art. 27 comma 1 lett. a del  d.lgs. 286/1998.

Lavoratori subordinati e stagionali - La circolare ministeriale ha suddiviso i flussi 2002 su base regionale. Le direzioni regionali del lavoro dovranno a loro volta suddividere le quote tra le province.

LIMITI MASSIMI DI NULLA-OSTA AL LAVORO SUBORDINATO, ANCHE A CARATTERE STAGIONALE

RILASCIABILI AI SENSI DELL'ART. 4 DEL D.P.C.M. DEL 15/10/2002.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

REGIONI

Albanesi

Tunisini

Marocchini

Egiziani

Srilankesi

 

Nigeriani

Moldavi

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valle d'Aosta

2

1

2

1

1

1

1

9

Piemonte

275

211

213

108

108

52

53

1020

Lombardia

265

225

199

100

127

53

51

1020

Trento

148

109

109

50

54

33

32

535

Bolzano

154

135

113

56

80

28

28

594

Veneto

345

318

318

143

157

80

80

1441

Friuli V.G.

268

27

112

63

1

12

20

500

Liguria

45

32

32

18

18

9

9

166

Emilia R.

240

181

181

90

90

45

45

872

Toscana

173

138

129

64

64

32

32

631

Umbria

151

111

111

56

56

27

28

540

Marche

140

130

114

57

57

28

28

554

Lazio

175

127

124

61

64

31

30

600

Molise

30

20

20

10

10

5

5

100

Abruzzo

118

100

96

45

49

26

26

460

Campania

48

25

24

12

12

7

6

134

Puglia

277

20

20

12

12

8

8

357

Basilicata

21

14

14

7

7

4

3

70

Calabria

33

25

20

10

6

5

3

102

Sicilia

63

32

30

27

18

9

8

200

Sardegna

29

19

19

10

9

5

4

95

TOTALE

3000

2000

2000

1000

1000

500

500

10000

 

Oltre a questa quota il DPCM 15 ottobre 2002 ha previsto una quota di 4000 lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, cioè deve essere stato cittadino italiano almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea retta di ascendenza.

Procedura di ingresso - Le domande dovranno essere presentate dai datori di lavoro presso le Direzioni provinciali del lavoro della provincia di residenza, ovvero di quella in cui ha sede legale l'impresa, entro il 31 dicembre 2002. Alla domanda deve essere allegata la proposta di stipula di un contratto di soggiorno a tempo indeterminato, determinato o stagionale (nel caso di lavoro domestico deve essere garantita una retribuzione pari a ? 439,00). Tra le novità previste dalla legge Bossi Fini, la domanda deve contenere la disponibilità di un alloggio (dimostrata da idonea documentazione) e l'impegno a sostenere le spese per il viaggio di rientro definitivo.

Le domande dovranno essere definite entro 40 giorni, sulla base dell'ordine cronologico di ricezione.