Rapporto di lavoro
Flussi 2006: diffusa la bozza del decreto
A cura della redazione
E' stata diffusa la bozza del DPCM che fissa le quote di ingresso per l'anno 2006 per i lavoratori exracomunitari. Adesso il testo passa all'esame delle commissioni parlamentari e successivamente alla verifica della conferenza unificata stato regioni per poi tornare a Palazzo Chigi per la firma del Presidente del Consiglio e quindi approdare finalmente in Gazzetta Ufficiale.
Infatti ricordiamo che solo dopo la pubblicazione in G.U. i datori di lavoro potranno presentare le richieste nominative.
Il testo del decreto prevede in particolare 170.000 ingressi così ripartiti:
- 78.500 ingressi per lavoro subordinato non stagionale, a sua volta così ripartiti:45.000 sono riservati agli ingressi per motivi di lavoro domestico o di assistenza alla persona, 2.500 a lavoratori del settore della pesca marittima, 1.000 a dirigenti e a personale altamente qualificato, 2.000 alla conversione di permessi di soggiorno per studio in permessi per lavoro e 2.000 alla conversione di permessi di soggiorno per tirocinio in permessi di soggiorno per lavoro e 2.000 ingressi per cittadini stranieri che hanno completato programmi di formazione nel Paese d'origine.
Inoltre sono previsti 3.000 ingressi per lavoro autonomo, riservati a: ricercatori, imprenditori che svolgono attività di interesse per l'economia nazionale, liberi professionisti, soci e amministratori di società non cooperative, artisti di chiara fama internazionale e di alta qualifica professionale ingaggiati da enti pubblici e privati. All'interno di questa quota sono previste al massimo 1500 conversioni di permessi di soggiorno per motivi di studio e formazione professionale in permessi per lavoro autonomo.
Inoltre il decreto prevede 500 ingressi per lavoro subordinato non stagionale o autonomo riservati a lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay e Venezuela, iscritti ad elenchi speciali istituiti preso le nostre rappresentanze diplomatiche o consolari.
38.000 ingressi sono destinati al lavoro subordinato non stagionale per i cittadini di determinati Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi bilaterali, così ripartiti:
4.500 cittadini albanesi;
3.500 cittadini tunisini;
4.000 cittadini marocchini;
7.000 cittadini egiziani;
1.500 cittadini nigeriani;
5.000 cittadini moldavi;
3.000 cittadini dello Sri Lanka;
3.000 cittadini del Bangladesh;
3.000 cittadini filippini;
1.000 cittadini pakistani;
100 cittadini somali;
1.000 cittadini ghanesi;
1.400 cittadini di altri Paesi non appartenenti all'Unione europea che concludano accordi finalizzati alla regolamentazione dei flussi d'ingresso e delle procedure di riammissione.
Infine 50.000 ingressi sono destinati al lavoro subordinato stagionale. Più precisamente sono riservati a cittadini di Serbia-Montenegro, Croazia, Bosnia e Herzegovina, Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Bulgaria e Romania, Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto e, indipendentemente dal Paese d'origine, ai cittadini extraue titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale nell'anno 2003, 2004 o 2005.
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