Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha firmato il provvedimento (in attesa di pubblicazione sulla G.U.) che autorizza l'ingresso in Italia per motivi di lavoro di 20.500 lavoratori extracomunitari.

Nella tabella seguente riepiloghiamo le quote di lavoratori immigrati ammesse in Italia:

 

Soggetti interessati

Motivi

Quota

Cittadini stranieri (*) non comunitari residenti all'estero appartenenti ad una delle seguenti categorie:

- Ricercatori

- Imprenditori che svolgono attività di interesse per l'economia nazionale

- Liberi professionisti

- Collaboratori coordinati e continuativi

- Soci e amministratori di società non cooperative

- Artisti di chiara fama internazionale  e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati

Lavoro autonomo

2.000 (**)

Cittadini stranieri (*) non comunitari residenti all'estero appartenenti alla categoria dei Dirigenti

Lavoro subordinato altamente qualificato

500

Lavoratori di origine italiana da parte di almeno uno dei genitori fino al 3° grado in linea retta di ascendenza residenti in Argentina

Lavoro subordinato, anche stagionale e di lavoro autonomo

4.000

Cittadini di Paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione in materia migratoria

Lavoro subordinato, anche stagionale

10.000

così ripartita:

- 3.000 albanesi

- 2.000 tunisini

-2.000 marocchini

- 1.000 egiziani

- 500 nigeriani

- 500 moldavi

- 1.000 srilankesi

Cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero

Lavoro stagionale

4.000

(*) Esclusi quelli di origine italiana residenti in Argentina ed i cittadini di Paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione in materia migratoria.

(**) Non sono ammesse le conversioni di permessi di soggiorno per motivi di studio in permessi di soggiorno per lavoro autonomo