Fine dello stato di emergenza: cosa cambia per il mondo del lavoro?
A cura della redazione
Il 31 marzo 2022 scadrà lo stato di emergenza e molte delle restrizioni anti COVID-19 cadranno, a seguito del Decreto Legge 24 marzo 2022,n. 24 “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19”.
Il ritorno alla normalità avverrà per tappe, le date fondamentali sono:
- 1° aprile:
- fine, per gli over 50, dell’obbligatorietà del super green pass sul luogo di lavoro, sarà richiesto solo il certificato base;
- abolizione della quarantena da contatto, va in isolamento solo chi risulta positivo a prescindere dallo stato vaccinale.
- 1° maggio:
- fine dell’obbligatorietà delle mascherine al chiuso;
- fine dell’obbligatorietà di esibire il green pass, per l’acceso ai luoghi di lavoro e per partecipare a corsi di formazione pubblici e privati.
- 15 giugno:
- fine dell’obbligo vaccinale per gli over 50.
- 30 giugno:
- fine della possibilità di ricorrere allo Smart Working semplificato nel settore privato, senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore;
- fine della sorveglianza sanitaria eccezionale.
- 31 dicembre:
- fine dell’obbligo vaccinale per gli esercenti le professioni sanitarie, i lavoratori negli ospedali e nelle RSA.
Inoltre in base all’Art. 3 del Decreto, il Ministero della Salute, a decorrere dal 1° aprile 2022 e fino al 31 dicembre 2022 può:
- adottare e aggiornare linee guida e protocolli volti a regolare lo svolgimento in sicurezza dei servizi e delle attività economiche, produttive e sociali;
- può introdurre limitazioni agli spostamenti da e per l’estero, nonché imporre misure sanitarie in dipendenza dei medesimi spostamenti.
Quando entra in vigore?
In vigore dal 25 marzo 2022, un giorno dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Indicazioni operative
- Mantenere e aggiornare i protocolli covid, volti a regolare lo svolgimento in sicurezza del lavoro.
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