Festival del lavoro 2018: definita la maggiore rappresentatività
A cura della redazione
Durante il Festival del lavoro 2018 di Milano, l’INL è intervenuto sullo spinoso problema di individuare i sindacati comparativamente più rappresentativi legittimati a firmare i contratti collettivi.
L’INL, pur confermando che le norme che si sono succedute nel tempo non collimano pienamente, dato che in alcuni casi si fa riferimento a organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative, in altri casi solo a quelle sindacali, in altri ancora si parla di rappresentatività a livello nazionale e territoriale, per arrivare poi alle norme contro il caporalato che parlano di organizzazioni più rappresentative e non comparativamente, ha tuttavia ribadito che le disposizioni di legge non sono inapplicabili.
Pertanto in attesa che la legge sulla misurazione della rappresentanza è possibile far riferimento ai dati che il Ministero del lavoro raccoglie ogni due anni, secondo cui alcuni sindacati rappresentano quasi 5 milioni di lavoratori e altri solo 600 mila.
In questo modo si può individuare quali siano i contratti firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative.
L’INL ha anche risposto alla richiesta avanzata dai consulenti del lavoro di far cadere i contenziosi in corso aventi ad oggetto il regime contributivo e fiscale dei trasfertisti dopo la sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite n. 27093/2017.
Più precisamente l’INL ha risposto che è dal 2016 che le sanzioni relative al LUL si applicano soltanto quando c’è differenza fattuale tra trasferte registrate e non effettuate. La decisione di abbandonare i contenziosi non è di competenza dell’INL in quanto i verbali non sono più nella disponibilità dell’organo di vigilanza.
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