L'INPS, con la circolare 04/05/2021 n. 73, ha precisato che i datori di lavoro che hanno presentato domanda di emersione dei rapporti di lavoro irregolari ex art. 103 del DL 34/2020 (L. 77/2020) e hanno già una posizione contributiva presso l’INPS, dovranno richiedere l’apertura di un’apposita matricola aziendale, contraddistinta dal codice di autorizzazione “5W” avente il significato di “Posizione contributiva riferita a rapporti di lavoro oggetto di istanza di emersione ai sensi dell’art. 5 del D. lgs. n. 109/2012 e ai sensi dell’art. 103 del D.L. n. 34/2020”.

In particolare, questi datori di lavoro dovranno procedere in tal senso tramite la funzione “Comunicazione bidirezionale” del “Cassetto previdenziale”, utilizzando come oggetto “Matricola per Emersione art. 103 D.L n. 34/2020”.

L’INPS precisa che per tali matricole non è possibile utilizzare la procedura automatizzata di inquadramento, disponibile sul sito internet dell’Istituto.

Invece, i datori di lavoro che non hanno la matricola aziendale, dovranno richiederla via PEC alla struttura INPS territorialmente competente indicando nell’oggetto “Matricola per Emersione art. 103 D.L n. 34/2020”.

I datori di lavoro interessati sono coloro che presentano in Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, uno dei codici Ateco indicati nell’allegato alla circolare 73/2021. Si tratta in particolare: di aziende dedite alle coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi, alla silvicoltura e all’utilizzo di aree forestali, pesca e acquacoltura, di industrie alimentari, di industria delle bevande, di attività di raccolta, di trattamento e smaltimento dei rifiuti, di recupero dei materiali, di attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, di attività di servizi per edifici e paesaggio e di attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico.

La decorrenza dell’apertura della matricola aziendale varia a seconda della fattispecie oggetto dell’emersione. Più precisamente l’apertura decorre dal 19 maggio 2020, per le istanze volte all’emersione di un rapporto di lavoro già in essere con cittadini italiani o comunitari, dal giorno successivo alla data di presentazione dell’istanza di emersione, per le istanze volte all’emersione di un rapporto di lavoro già in essere con cittadini extracomunitari e dalla data di inizio del rapporto di lavoro, per le istanze volte all’instaurazione di un rapporto di lavoro con cittadini extracomunitari.

Nelle prime due situazioni (emersione rapporti di lavoro con cittadini italiani e comunitari e quella volta all’emersione di rapporti con cittadini extracomunitari già in essere) l’apertura della matricola aziendale deve avvenire entro il 19 maggio 2021. Invece in caso di instaurazione di un rapporto di lavoro con cittadini extracomunitari, dovrà essere inoltrata in tempo utile per l’assolvimento degli ordinari obblighi contributivi.

I versamenti contributivi riferiti al mese di maggio e precedenti, dovranno essere effettuati nel mese di giugno p.v. senza aggravio di somme aggiuntive.

L’INPS prende in considerazione anche il caso dei datori di lavoro che risultano già titolari di un’altra posizione contributiva attiva.

In questo caso, se il datore di lavoro è già in possesso di una matricola aperta per un’attività coincidente con quella oggetto di emersione, la nuova matricola (contraddistinta dal codice autorizzazione “5W”) dovrà avere le medesime caratteristiche contributive della matricola esistente.

Invece, se il datore di lavoro è già in possesso di una matricola aperta per un’attività diversa da quella oggetto di emersione, la nuova matricola dovrà avere lo stesso c.s.c. e le stesse caratteristiche contributive della matricola già esistente, se l’attività oggetto di emersione non è autonoma rispetto a quella principale. Mentre la matricola dovrà essere aperta in relazione all’attività di cui al codice Ateco dichiarato in fase di richiesta e a essa dovrà essere attribuito il relativo c.s.c., se l’attività oggetto di emersione è autonoma rispetto a quella per la quale è già presente una matricola.

Infine, se la richiesta di apertura di una matricola per emersione è presentata da parte di un datore di lavoro che non è già in possesso di una matricola DM, la nuova matricola dovrà essere contraddistinta dal codice Ateco dichiarato in fase di richiesta e a essa dovrà essere attribuito il relativo c.s.c.

L’INPS fornisce anche le indicazioni operative in merito alle aziende assuntrici di manodopera agricola. In particolare, l’Istituto previdenziale evidenzia che i rapporti di lavoro instaurati dopo la definizione della procedura per emersione non devono essere dichiarati con il CIDA per emersione e che non è attivo il controllo sulla tempestività della denuncia finalizzato a verificare che il periodo tra la data di invio della denuncia e la data di inizio attività non sia superiore ai trenta giorni.