L’INL, con il comunicato stampa del 25 luglio 2022, ha reso noto che, soprattutto in edilizia e agricoltura, i datori di lavoro devono adottare misure per ridurre al minimo il rischio di infortuni derivanti dalle ondate di calore.

Come si ricorderà lo scorso 22 giugno 2022 la Direzione Centrale per la Tutela, la vigilanza e la sicurezza ha emanato una circolare avente ad oggetto la tutela dei lavoratori sul rischio legato ai danni da calore.

Nella circolare vengono richiamati i contenuti della nota prot. n. 4639/2021, in attuazione della quale gli Uffici territoriali dell’INL sono invitati a dedicare particolare attenzione, sotto il profilo ispettivo, alla prevenzione dei rischi sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori determinati dall’ aumento di intensità e durata delle ondate di calore.

A tal proposito viene richiamato l’art. 28 del D.lgs. 81/2008 che stabilisce l’obbligo, in capo al datore di lavoro, di valutare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari.

Ne consegue che le elevate temperature in assenza di misure idonee, specie nel caso di lavorazioni faticose e in assenza di adeguate pause di recupero, oltre a essere causa di malori possono ridurre la capacità di attenzione del lavoratore e quindi aumentare il rischio di infortuni.

Particolarmente esposti al rischio in questione risultano coloro che svolgono l’attività lavorativa all’aperto, in particolare edilizia e agricoltura, unitamente a coloro che sono impegnati in ambienti chiusi senza ventilazione adeguata.

L’INL quindi verificherà, nel corso dell’attività di vigilanza, quali misure di prevenzione siano state previste ed attuate dal datore di lavoro al fine di ridurre al minimo il rischio espositivo alle ondate di calore.