Assindatcolf, l’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, aderente Confedilizia, componente Fidaldo, con una nota del 10 Giugno 2016, ha precisato che la procedura per rendere tracciabili i voucher in caso di ricorso al lavoro accessorio, prevista dal decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri n. 119/2016, non trova applicazione per il lavoro domestico, dove le percentuali di lavoro nero sono altissime.

Nel provvedimento infatti, prosegue l’associazione, si fa riferimento solo ai committenti imprenditori non agricoli e ai professionisti, senza prevedere esplicitamente la categoria dei privati o delle famiglie, che sono i datori dei lavoratori domestici.

Sempre secondo la nota, non avere introdotto per il lavoro domestico il limite dei 2.000 euro per singolo committente, significa non tenere conto delle specificità del settore e non voler intervenire per correggere delle anomalie che già oggi sono presenti a causa di un impiego non occasionale dei voucher.

Per questo motivo Assindatcolf chiederà udienza nelle competenti commissioni parlamentari e anche presso il Governo, affinché il provvedimento possa essere modificato nella direzione auspicata.