Dinamiche infortunistiche e fattori di rischio nell’industria alimentare
A cura della redazione
Oltre a riportare l’andamento infortunistico dei dati di fonte assicurativa, in termini di frequenza ed indice di incidenza, vengono analizzate nel dettaglio le caratteristiche delle modalità di accadimento e dei fattori causali degli infortuni, indicando poi alcune principali misure di prevenzione e protezione da attuare per il contenimento e la riduzione del rischio infortunistico nei luoghi di lavoro.
Cosa tratta?
La scheda presenta l’approfondimento delle dinamiche infortunistiche avvenute nel settore dell’industria alimentare e registrate nella banca dati del sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi Infor.mo.
L’andamento degli infortuni occorsi negli ambienti di lavoro ordinari (esclusi eventi stradali ed in itinere) e riconosciuti dall’Inail mostra, nel periodo 2016 – 2020, un andamento decrescente con valore medio pari a -19,9%, passando da 7.585 eventi nel 2016 ai 6.075 del 2020.
Dati più recenti, sempre di fonte assicurativa, sono stati estratti dagli open data dell’Inail e riguardano gli infortuni in occasione di lavoro accertati positivi (rilevazione al 30 aprile 2022). Nel 2021, per il settore Industria alimentare sono stati registrati 6.960 eventi, di cui 11 con esito mortale, 989 con almeno un grado di menomazione e 5.960 con assenza di menomazioni.
Tra le caratteristiche degli infortunati, spicca la quota di lavoratori di genere femminile (22%) oltre cinque volte il dato registrato per il complesso dei settori (4,0%). I soggetti coinvolti sono lavoratori con contratto a tempo indeterminato (82,7%), mentre la quota rispettivamente di autonomi o soci di cooperative è del 9,5%.
Il luogo degli infortuni mostra la prevalenza di ambienti di produzione (74,4%), seguiti da aree dedicate al magazzinaggio, al carico e allo scarico delle merci (15,0%). Circa un 1/3 degli infortuni si concentra nella Produzione di prodotti da forno e farinacei seguito poi con oltre l’11% dalla Lavorazione e conservazione di carne e pesce.
Spostando l’attenzione sulle modalità di accadimento degli infortuni nel settore, lo studio evidenzia tre primarie modalità di incidente: il contatto con organi lavoratori in movimento (48,2%), l’avviamento inatteso/inopportuno di veicolo, macchina o attrezzatura (13,1%) e la fuoriuscita/contatto con gas, fumi, aerosol e liquidi (alta/bassa temperatura, pericolosi) con un peso pari all’8,3%.
Per evidenziare le caratteristiche dei fattori di rischio degli eventi occorsi nell’industria alimentare è stata condotta un’analisi puntuale delle informazioni sulle dinamiche infortunistiche registrate nella banca dati del sistema Infor.Mo attraverso il modello di analisi multifattoriale. A fronte dei 168 infortuni mortali e gravi selezionati (rispettivamente 61 e 107) sono stati rilevati 309 fattori di rischio, distinti secondo la categoria di appartenenza.
Al primo posto compaiono con il 49,9% gli aspetti procedurali (attività infortunato e di terzi), riassumibili in sequenze operative scorrette o usi errati di attrezzatura per pratiche abituali, azioni estemporanee e carenza di informazione/formazione/addestramento.
Al secondo posto con il 35,0% compaiono gli utensili, macchine e impianti, in questa categoria si evidenzia la mancanza di protezioni fisse, mobili e sensibili quali griglie, carter, microinterruttori, barriere immateriali o di accessori di sicurezza quali sistemi di riavvio o tasti di emergenza, l’inadeguatezza dei sistemi di protezione inclusi quelli di messa a terra la rimozione e la modifica dei sistemi di sicurezza.
Al terzo posto il fattore ambiente con il 7,5%, in cui emergono posti di lavoro o passaggio non adeguatamente protetti contro la caduta di materiale, spazi di manovra e lavoro inadeguati, assenza di segnaletica, carenze dei sistemi di aspirazione e ventilazione, ambienti con caratteristiche di sicurezza Atex insufficienti.
Quando entra in vigore?
Fact sheet pubblicata il 27 aprile 2024.
Indicazioni operative
La conoscenza dei fattori di rischio, in particolare delle cause infortunistiche con conseguenze più gravi, e la corretta valutazione del rischio sono fondamentali per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori e per individuare e adottare le misure preventive e protettive più adeguate.
La definizione e l’adozione di procedure di lavoro sicure, dettagliate per ogni attività, costituisce una delle misure di prevenzione da adottare. Ciò implica un’adeguata formazione e informazione su come svolgere nel modo più sicuro le diverse attività e uno specifico addestramento sull’utilizzo corretto delle attrezzature.
Il controllo e la supervisione delle varie attività, assicurando la necessaria vigilanza per intervenire e porre rimedio a situazioni di potenziale pericolo, sono importanti per evitare l’insorgenza e l’adozione di abituali e non corrette pratiche lavorative.
L’uso di macchine e attrezzature di lavoro deve essere conforme alle istruzioni del fabbricante ed è necessario verificarne sempre l’utilizzo per gli usi previsti e nei modi indicati nel manuale di uso e manutenzione. Ogni differente impiego deve essere vietato. Le macchine e le attrezzature di lavoro devono essere oggetto di periodici controlli e manutenzione sia per garantirne il regolare funzionamento nel tempo, sia per accertare la presenza ed il corretto posizionamento e l’efficacia dei ripari e dei dispositivi di sicurezza previsti dal fabbricante. Utile strumento è il registro dei controlli la cui corretta compilazione deve essere oggetto di supervisione.
In relazione alle principali modalità incidentali per limitare la possibilità di contatti con parti meccaniche in movimento proteggere o segregare le aree operative con barriere fi siche e/o con dispositivi di sicurezza interbloccati.
Per prevenire la fuoriuscita/contatto con gas, fumi, aerosol e liquidi pericolosi utilizzare barriere fi siche, sistemi di aspirazione localizzata, di ventilazione e/o fornire equipaggiamento di protezione individuale adeguato. Redigere un piano di emergenza che includa la formazione del personale su come gestire le situazioni di emergenza e l’accesso all’equipaggiamento di protezione e di soccorso in caso di fuoriuscita o di contatto con agenti pericolosi.
Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle procedure per la pulizia, sanificazione o disinfezione delle macchine, attrezzature o superfici limitando il più possibile l’esposizione ad agenti pericolosi la cui scelta dovrà essere oggetto di attenta valutazione per limitare i rischi.
Per le altre modalità di accadimento in particolare durante la manutenzione di impianti o strutture in altezza garantire le misure di protezione da cadute dall’alto dell’infortunato, collettive e/o individuali e, per la caduta dall’alto di gravi, fornire attrezzature ancorabili.
Infine per la riduzione del rischio di investimento predisporre percorsi pedonali separati da quelli veicolari e dalle aree di movimentazione automatizzata dei prodotti. Le vie di circolazione interne all’azienda devono essere di ampiezza adeguata e delimitate mediante segnaletica.
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