DEF 2018: approvata la nota di aggiornamento
A cura della redazione
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 21 del 27 Settembre 2018, ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2018 che costituisce la fase preliminare della procedura di bilancio e fornisce i principali indirizzi di politica economica del Governo.
Seguirà poi la redazione del Documento programmatico di bilancio che dovrà essere presentato al Parlamento e alla Commissione Europea entro il prossimo 15 ottobre. L’elaborazione della Legge di Bilancio 2019 dovrà avvenire entro il 20 ottobre p.v. quando il testo del provvedimento inizierà la discussione presso la Camera dei Deputati per poi essere approvato definitivamente a dicembre 2018.
I punti principali sono:
- la cancellazione degli aumenti dell’Iva previsti per il 2019;
- l’introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l’impiego;
- l’introduzione della pensione di cittadinanza;
- l’introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire l’assunzione di lavoratori giovani (superamento della legge Fornero);
- la prima fase dell’introduzione della flat tax tramite l’innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani;
- il taglio dell’imposta sugli utili d’impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi;
- il rilancio degli investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato;
- un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio;
- politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni;
- lo stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie.
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