Decreto Dignità: le novità per il contratto a termine e la somministrazione
A cura della redazione

Nel Consiglio dei Ministri che dovrebbe riunirsi entro sabato 30 giugno 2018, due sono le novità che interessano maggiormente il mondo del lavoro: da un lato la reintroduzione delle causali per il contratto a termine e dall’altro l’abolizione dello staff leasing.
In merito al contratto a tempo determinato, la bozza del decreto prevede la possibilità di continuare a stipulare il primo contratto della durata di 12 mesi senza causali, mentre per i successivi rinnovi è necessario che vi sia una motivazione tra: esigenze temporanee ed oggettive, sostitutive oppure connesse ad incrementi temporanei, significativi e non programmabili di attività.
E’ anche possibile ricorrere al contratto a termine in caso di lavorazioni e/o picchi di attività stagionali, che verranno individuati con decreto del Ministero del lavoro.
Dal secondo rinnovo contrattuale, troverà applicazione un contributo crescente di 0,5 punti.
Si riducono anche le proroghe del contratto a termine, che diventano 4 in luogo delle attuali 5.
Le nuove disposizioni sul contratto a termine dovrebbero trovare immediata applicazione, dato che il provvedimento all’esame del Governo non prevede un periodo transitorio.
Novità si registrano anche per la somministrazione di lavoro.
In particolare, viene abolita la somministrazione a tempo indeterminato (c.d. staff leasing). Mentre per quella a termine si prevede un aumento dei contributi di 0,5 punti per ogni rinnovo, a partire dal secondo.
La somministrazione a tempo determinato infine verrà computata ai fini del rispetto del limite del 20% che trova applicazione per le assunzioni con contratto a termine.
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