L’INPS, con la circolare n. 147 dell’11 dicembre 2019, ha reso noto che, a fronte della variazione percentuale verificata in via definitiva nel periodo gennaio – dicembre 2017 ed il periodo gennaio – dicembre 2018, nella misura di + 1,1%, è confermato in via definitiva nella misura dell’1,1% l'aumento di perequazione automatica già attribuito alle pensioni, in via provvisoria, per l'anno 2019.

Conseguentemente, nessun conguaglio è stato effettuato rispetto a quanto corrisposto nell’anno 2019.

I valori definitivi del trattamento minimo di pensione dei lavoratori dipendenti e autonomi, per l’anno 2019, sono pari a € 513,01 (€ 6.669,13).

La percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2019 è determinata in misura pari a +0,4 dal 1° gennaio 2020, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l'anno successivo. Conseguentemente, dal 1° gennaio 2020, il trattamento minimo di pensione dei lavoratori dipendenti e autonomi sarà pari ad euro 515,07 (importo annui di euro 6.695,91).

La circolare si occupa altresì della rivalutazione delle prestazioni assistenziali e dell’impostazione dei relativi pagamenti, nonché delle modalità gestionali delle prestazioni di accompagnamento a pensione per l’anno 2020.

L’istituto ricorda che, dal 2020, l’età per la pensione di vecchiaia e per l’assegno sociale sarà pari a 67 anni.