Dal 2018 cambia l’importo della pensione minima
A cura della redazione

L’Inps, con la circolare n. 186 del 21 dicembre 2017, ha reso noto che è fissato nella misura dello 0,0% l’aumento di perequazione automatica da attribuire alle pensioni, in via definitiva, per l’anno 2017, e nella misura dell’1,1% l’aumento di perequazione automatica da attribuire alle pensioni, in via previsionale, per l’anno 2018.
Conseguentemente, dal 1° gennaio 2018, il trattamento minimo di pensione dei lavoratori dipendenti e autonomi sarà pari ad euro 507,42 (importo annui di euro 6.596,46).
La circolare si occupa altresì della rivalutazione delle prestazioni assistenziali e dell’impostazione dei relativi pagamenti, nonché delle modalità gestionali delle prestazioni di accompagnamento a pensione per l’anno 2018.
L’istituto ricorda che, dal 2018, l’età per la pensione di vecchiaia e per l’assegno sociale vengono equiparate e allineate a 66 anni e 7 mesi. La variazione interessa: le lavoratrici dipendenti del settore privato (da 65 anni e 7 mesi a 66 anni e 7 mesi); le lavoratrici autonome (da 66 anni e 1 mese a 66 anni e 7 mesi); l’accesso all’assegno sociale (da 65 anni e 7 mesi a 66 anni e 7 mesi).
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