L’INPS, con un comunicato stampa del 21 aprile 2020, ha diffuso i dati (già resi noti durante l'audizione in Commissione Lavoro alla Camera, avvenuta lunedì 20 aprile in videoconferenza) delle prestazioni legate ai provvedimenti approvati con il decreto "Cura Italia".

L'INPS ha ricevuto circa 5 milioni di domande per un totale di quasi 10 milioni di persone coinvolte, mantenendo l'impegno di pagare entro il 15 aprile la maggior parte delle prestazioni.

Nel dettaglio, l’Istituto ha lavorato in pochi giorni 4.4 milioni di domande per l’indennità da 600 euro, ai quali si aggiungono 66mila domande di bonus baby-sitting, 208mila congedi parentali, 280mila richieste da aziende per la Cassa Integrazione a 3.9 milioni di lavoratori e 139mila richieste di assegni ordinari per 2.2 milioni di lavoratori.

Il Presidente ha sottolineato che l’INPS “ha prodotto una mole di provvedimenti che normalmente si gestiscono in due-tre mesi, pubblicando decine di circolari e messaggi, e tutto ciò con il 95% dei dipendenti in smart-working".

Il Presidente, infine, si è scusato per i problemi tecnici avvenuti il 1° aprile, sottolineando i continui attacchi hacker subiti, per i quali è stata sporta denuncia alla Procura in data 3 aprile.