Con il messaggio n. 3077 del 19 settembre 2024, l'INPS ha fornito importanti chiarimenti riguardo il cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo per l'anno fiscale 2023. Il documento conferma che i titolari di pensione con decorrenza entro il 2023, soggetti al divieto di cumulo parziale della pensione con redditi derivanti da attività autonoma, devono dichiarare i propri redditi entro il 31 ottobre 2024.

Esclusioni dall'obbligo di dichiarazione

Alcuni pensionati sono esonerati dall'obbligo di dichiarare i redditi da lavoro autonomo. Tra questi rientrano:

  • i titolari di pensione di vecchiaia;
  • coloro che percepiscono assegni di invalidità con anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni;
  • i pensionati di vecchiaia liquidati nel sistema contributivo a partire dal 2009.

Dal 1° gennaio 2001, le pensioni di vecchiaia e di anzianità sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo, eliminando così il divieto di cumulo che invece riguarda altre categorie.

Pensionati soggetti all'obbligo di dichiarazione

Per i pensionati non esclusi dal divieto, è obbligatorio presentare la dichiarazione reddituale per l'anno 2023. Tuttavia, il messaggio INPS specifica alcune eccezioni, come i titolari di pensione di invalidità che non devono dichiarare redditi inferiori a 7.383,22 euro annui.

Il documento affronta anche casi particolari, come le indennità per attività socialmente utili o legate a cariche pubbliche elettive, che non sono considerate redditi da lavoro ai fini del cumulo.

Sanzioni e modalità di presentazione

I pensionati che omettano di dichiarare i redditi da lavoro autonomo possono incorrere in sanzioni che prevedono il pagamento di una somma pari all'importo annuo della pensione percepita. La dichiarazione deve essere presentata tramite il portale INPS, utilizzando il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o la Carta di Identità Elettronica (CIE).