Covid e aumento di contagi: a che punto siamo?
A cura della redazione
L'attuale situazione riguardante i virus respiratori, con particolare attenzione al COVID-19, è caratterizzata da un aumento dei contagi, principalmente nel Nord Italia. Nonostante ciò, la normativa vigente non ha subito significative modifiche rispetto all'anno precedente. Le organizzazioni sono tenute a gestire la questione dei virus respiratori, mantenendo le prescrizioni emesse durante e dopo l'emergenza pandemica.
Cosa tratta:
Esistono montagne di normative, circolari per l’industria, e circolari per le strutture sanitarie, ma se abbiamo un lavoratore positivo come dobbiamo comportarci?
Ad oggi il sito RespiVirNet dell’ ISS, (prima chiamato INFLUNET) registra un picco di contagi di virus respiratori, con un sensibile aumento di circolazione dei tipici virus della stagione invernale, che comunque è molto più basso rispetto allo stesso periodo dello scorso inverno.
Negli ultimi due anni, i contagi sono iniziati molto prima (fine ottobre) rispetto agli anni precedenti. Solo l’annata 2009-2010 registra un inizio così precoce. Dal punto di vista geografico, il Nord Italia è maggiormente interessato all’ ondata di contagi del COVID19. Per quanto riguarda invece solo i virus influenzali, la distribuzione sul territorio nazionale è pressoché uniforme.
A livello internazionale si può affermare che tutto l’emisfero nord (Europa, Nord America, e Asia) registra attualmente un visibile incremento di contagi.
La normativa italiana da noi presidiata con costanza, in linea di massima, non ha subito grandi evoluzioni dallo scorso anno. Le organizzazioni sono tenute a gestire la tematica del Covid 19 ed in generale dei virus respiratori tenendo ancora in conto le prescrizioni che sono uscite nel periodo post pandemico ed al termine dell’ emergenza. Come già vissuto nel periodo pandemico, è importante seguire alcune semplici prescrizioni igieniche per ridurre i rischi da contagio di tutti i virus respiratori che si trasmettono in ambiente chiuso e nella stagione fredda. Un alto numero di contagi, può avere impatti importanti sulle aziende e sui servizi per la collettività. Il principio principale è chiarissimo :
"Con Decreto-Legge n. 105 del 10/08/2023 è cessato l’obbligo di isolamento per i casi COVID-19 e il regime di auto sorveglianza per i contatti".
Permane l’adesione volontaria da parte delle organizzazioni al protocollo anticovid. E’ consigliabile mantenere aggiornato il protocollo ai fini della tutela del Datore di Lavoro e dei propri obblighi soprattutto nei confronti del art. 2087 del C.C. L’uso delle protezioni respiratorie rimane facoltativo e volontario. Il lavoratore può decidere in autonomia se utilizzare o meno le mascherine (solo ed esclusivamente ffP2).
Si registrano invece casi in cui il medico competente e/o il RSPP hanno indicato l’obbligo di utilizzo per alcuni lavoratori (ad es. lavoratori fragili). In questi specifici scenari il datore di lavoro è tenuto ad obbligare l’utilizzo per detti lavoratori ed a vigliare sul reale impiego. Per la gestione dei contagi, valgono le regole già espresse e contenute nell’ ultima circolare ministeriale (in allegato). Sono abrogate tutte le regole sull’ isolamento dei soggetti positivi, e sull’eventuale auto sorveglianza dei cosiddetti contatti stretti.
Rimane la raccomandazione di far indossare mascherine di protezione ffP2, ai soggetti che manifestano positività e che possono a vario titolo entrare in contatto con altre persone. Così come rimane il consiglio, a tutte le persone che manifestino sintomi, di rimanere a casa, fino al termine degli stessi, soprattutto in ambito lavorativo. L’obiettivo rimane quello di ridurre i contagi e di salvaguardare l’operatività e la continuità aziendale.
E’ importante ricordare che nelle strutture sanitarie valgono regole più stringenti che variano da regione a regione. In allegato a titolo esemplificativo la circolare della Reg. Lombardia.
La soluzione rimane la vaccinazione. Da più parti vene ribadita l’importanza dei vaccini quali presidi fondamentali di prevenzione per limitare la diffusione di tutti i virus respiratori ed influenzali, in particolare per tutti i lavoratori più fragili. Anche il medico competente nell’ ottica della prevenzione e delle indicazioni che ogni Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale, può e deve fornire ai lavoratori, può consigliare al meglio le organizzazioni in tema di vaccini e di comportamenti.
In ultimo si registrano una serie di raccomandazioni igieniche e di comportamento della ATS Milano Città metropolitana, che appaiono utili e di buon senso, in queste settimane e riprese integralmente nelle “indicazioni operative”.
Indicazioni operative
Si riprende quanto ben precisato dall’ATS citta di Milano. L'aggiornamento delle misure di prevenzione rispecchia le indicazioni ministeriali (circolare del Ministero della Salute n. 25613 del 11/08/2023 – in allegato)
Persona con diagnosi confermata di Covid-19
Le persone risultate positive a un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 non sono più̀ sottoposte alla misura dell’isolamento.
Si raccomanda, tuttavia, ai fini di ridurre la possibile trasmissione della malattia ad altri individui, l’osservazione delle seguenti precauzioni (valide per prevenire la trasmissione anche delle altre infezioni respiratorie):
- indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone;
- rimanere a casa fino al termine dei sintomi, se si è sintomatici;
- applicare una corretta igiene delle mani;
- evitare gli ambienti affollati;
- evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza;
- evitare di frequentare ospedali o RSA;
- informare della malattia le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, soprattutto se anziane, fragili o immunodepresse;
- contattare il proprio medico curante, se si è persona fragile o immunodepressa, oppure se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.
Persona che è venuta a contatto con casi di Covid-19
Le persone che sono venute a contatto con un caso confermato di COVID-19 non sono soggette a nessuna misura restrittiva.Si raccomanda, tuttavia, che nei giorni immediatamente successivi al contatto, le stesse:
- pongano attenzione all’eventuale comparsa di sintomi suggestivi di infezione (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza);
- evitino il contatto con persone fragili, immunodepresse o donne in gravidanza.
Qualora, durante questo periodo, si manifestino sintomi suggestivi di COVID-19 è raccomandata l’esecuzione di un test antigenico, anche autosomministrato, o molecolare per SARS-CoV-2 ai fini diagnostici.”
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