L’allegato 7 al DPCM 26/04/2020 adottato dal Governo per disciplinare la fase 2 del periodo emergenziale dovuto a coronavirus, decorrente dal 4 maggio p.v., regolamenta le misure che i datori di lavoro devono adottare nelle attività svolte nei cantieri.

Più precisamente, il documento prevede che le aziende che operano nei cantieri devono: attuare il massimo utilizzo dello smart working per le attività di supporto al cantiere; sospendere quelle lavorazioni che possono essere svolte attraverso una riorganizzazione delle fasi eseguite in tempi successivi; assicurare un piano di turnazione dei dipendenti; utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali disponibili; incentivare le ferie maturate e i congedi retribuiti nonché gli altri strumenti previsti dal CCNL; sospendere e annullare tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali; limitare al massimo gli spostamenti all’interno e all’esterno del cantiere; contingentare l’accesso agli spazi comuni; dotare i lavoratori di DPI se non è possibile mantenere una distanza interpersonale di un metro; ridefinire l’articolazione del lavoro con orari differenziati; incentivare forme di trasporto verso il luogo di lavoro favorendo mezzi privati e navette; costituire, ove possibile, un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione del sindacato e del RLS.

In capo al datore di lavoro vi è anche l’obbligo di informare il personale occupato in cantiere su vari aspetti. In breve è opportuno informare i lavoratori che devono evitare aggregazioni sociali anche per gli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa. Inoltre si dovrà comunicare che il personale verrà sottoposto al controllo della temperatura corporea prima dell’acceso in cantiere e se viene accertata la febbre verrà isolato e dotato di mascherina. Il lavoratore malato non dovrà recarsi al Pronto soccorso né nelle infermerie, ma dovrà informare il proprio medico curante.

Sono previste disposizioni anche per i fornitori di materiale da cantiere. Le misure suggerite prevedono che vengano individuate procedure di ingresso, transito e uscita e che gli autisti di mezzi di trasporto rimangano a bordo dei propri mezzi. E’ opportuno anche che vengano installati servizi igienici dedicati ai fornitori/traportatori e che vengano previsti ingressi e uscite dal cantiere con orari flessibili e scaglionati.

Il Protocollo richiede anche di pulire giornalmente e sanificare periodicamente gli spogliatoi e le aree comuni limitando l’accesso contemporaneo a tali luoghi, così come gli strumenti individuali di lavoro evitando l’uso promiscuo.

Il datore di lavoro deve fornire al personale: mascherine; liquido detergente; guanti; occhiali; tute, cuffie e indumenti di lavoro (questi ultimi da rinnovare periodicamente).