Covid-19: il nuovo DPCM raccomanda ancora il lavoro agile
A cura della redazione
Sulla G.U. n. 198/2020 è stato pubblicato il nuovo DPCM 7 agosto 2020, sostitutivo dei precedenti dell’11 giugno e del 14 luglio 2020) che tra le varie misure previste volte a contrastare il diffondersi del Covid-19, raccomanda ancora per le attività professionali l’utilizzo dello smart working, ove possano essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.
Inoltre il provvedimento, in vigore dal 9 agosto 2020 fino al 7 settembre 2020, raccomanda ancora che siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonche' gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva.
Il DPCM riconferma che siano assunti i protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale (c.d. mascherine) e che siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali.
Al fine di contenere il contagio e di svolgere in sicurezza le attività produttive industriali e commerciali, sull'intero territorio nazionale le aziende devono rispettare i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali di cui all'allegato 12, nonché', per i rispettivi ambiti di competenza, il protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri, sottoscritto il 24 aprile 2020 di cui all'allegato 13 il protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nel settore del trasporto e della logistica sottoscritto il 20 marzo 2020, di cui all'allegato 14.
Viene anche riconfermato che in caso di necessita' di certificazione ai fini INPS per l'assenza dal lavoro, verrà rilasciata dal SSN una dichiarazione indirizzata all'INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanita' pubblica e' stato posto in quarantena precauzionale, specificandone la data di inizio e fine.
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