Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 82 del 2/12/2020, ha approvato il decreto-legge 2/12/2020 n.158 (già pubblicato sulla G.U. n. 299/2020 ed in vigore dal 3/12/2020) che estende il limite massimo di vigenza dei DPCM attuativi delle norme emergenziali per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19, portandolo dagli attuali 30 a 50 giorni.

Il provvedimento stabilisce inoltre che dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Ancora più restrittive le misure per il Natale, la giornata di Santo Stefano e capodanno. Infatti il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute).

Secondo il Governo sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Riguardo alle seconde case, dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi in quelle che si trovano in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.

Infine, le nuove norme stabiliscono che i DPCM emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse Regioni e Province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie.