Corte Costituzionale: i contratti di prossimità validi erga omnes
A cura della redazione
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 52 del 28 marzo 2023, ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità dell’art. 8, D.L. 138/2011 (L. 148/2011) riconoscendo, al contempo, l’efficacia erga omnes di c.d. contratti di prossimità, validi anche nei confronti dei lavoratori non aderenti alle associazioni sindacali stipulanti.
Siffatta efficacia generale (erga omnes), eccezionale, sussiste solo se ricorrono gli specifici presupposti ai quali l’art. 8 la condiziona; presupposti così declinati:
a) occorre che l’accordo aziendale sia sottoscritto «da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o territoriale ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda»;
b) è necessario che tali «specifiche intese» – ossia gli accordi aziendali – siano «sottoscritte sulla base di un criterio maggioritario relativo alle predette rappresentanze sindacali»;
c) inoltre l’accordo – nel perseguire un interesse collettivo della comunità dei lavoratori in azienda, che la giurisprudenza di legittimità (Cass., n. 16917 del 2021 e n. 19660 del 2019) identifica soprattutto nel superamento di crisi aziendali ed occupazionali – deve risultare alternativamente finalizzato – secondo la tipizzazione del medesimo art. 8, c. 1, – «alla maggiore occupazione, alla qualità dei contratti di lavoro, all’adozione di forme di partecipazione dei lavoratori, alla emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitività e di salario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all’avvio di nuove attività»;
d) infine, occorre che l’accordo riguardi «la regolazione delle materie inerenti all’organizzazione del lavoro e della produzione» con riferimento a specifici settori elencati dall’art. 8, c. 2. Con l’espressa esclusione della materia dei licenziamenti discriminatori, l’accordo può riguardare: gli impianti audiovisivi e la introduzione di nuove tecnologie; le mansioni del lavoratore, la classificazione e l’inquadramento del personale; i contratti a termine, i contratti a orario ridotto, modulato o flessibile, il regime della solidarietà negli appalti e i casi di ricorso alla somministrazione di lavoro; la disciplina dell’orario di lavoro e le modalità di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro.
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