Rapporto di lavoro
Coronavirus: gli adempimenti per non perdere l’indennità di malattia
A cura della redazione
Il lavoratore che è stato sottoposto a quarantena ha diritto all’indennità di malattia, ma è necessario che venga seguita la procedura prevista dal DPCM 4/03/2020 che ha fornito, in attuazione del DL 6/2020, ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica meglio nota come coronavirus.
Più precisamente l’art. 1, c.1 lett. i) del predetto DPCM prevede che chiunque:
- abbia fatto ingresso in Italia, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione sulla G.U. del medesimo decreto (avvenuta il 4 marzo 2020) e quindi dal 19 febbraio u.s., dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'OMS, oppure
- sia transitato o abbia sostato nei comuni di cui all'allegato 1 (nella Regione Lombardia: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D'Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini e nella Regione Veneto a Vo'),
comunichi tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell'ASL competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta.
Il successivo c.2 lett. d) dello stesso art. 2 del DPCM 4/03/2020 prevede che l'operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti provvedono, sulla base della predetta comunicazione ricevuta dal soggetto interessato, alla prescrizione della permanenza domiciliare.
L’assenza dal lavoro viene certificata all’INPS a cura dell’operatore di sanità pubblica che procederà a rilasciare una dichiarazione indirizzata all’Istituto previdenziale, al datore di lavoro e al medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta, in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica il soggetto è stato posto in quarantena, specificando la data di inizio e la data fine.
Ai fini INPS, una volta ricevuta la dichiarazione dell’operatore di sanità pubblica, spetterà al medico di base inviare telematicamente la consueta certificazione di malattia, così come confermato anche dalla Federazione medici di medicina generale.
Riproduzione riservata ©