Contributi per il sisma del Centro Italia: pubblicato il decreto con le regole
A cura della redazione
È stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 142 del 21 giugno 2018, il decreto 10.5.2018 del MEF, adottato di concerto con il Ministero dello Sviluppo, con il quale sono state fissate le regole per la concessione di agevolazioni, nella forma del contributo in conto capitale, alle imprese che realizzino o abbiano realizzato, a partire dal 24 agosto 2016, investimenti produttivi nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpite dal sisma del centro Italia.
Possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni le imprese beneficiarie aventi i seguenti requisiti:
- Per le imprese beneficiarie iscritte al registro delle imprese: presenza di una o più unità produttive risultanti iscritte al medesimo registro delle imprese ubicate in uno o più comuni, alla data di presentazione della domanda. Le imprese beneficiarie prive di tale requisito al momento della domanda devono possederlo al momento dell’erogazione del contributo o dell'anticipo;
- Per le imprese beneficiarie non iscritte al registro delle imprese: luogo dell’esercizio dell’attività d’impresa come riscontrabile dal certificato di attribuzione della Partita IVA in uno o più comuni, alla data di presentazione della domanda. Le imprese beneficiarie prive di tale requisito al momento della domanda devono possederlo al momento dell'erogazione del contributo o dell'anticipo;
- Per le imprese beneficiarie non residenti nel territorio italiano: costituzione secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello stato di residenza. Tali soggetti, fermo restando il possesso, alla data di presentazione della domanda, degli ulteriori requisiti previsti, devono dimostrare il possesso dei requisiti di cui ai precedenti punti 1 e 2 alla data di richiesta dell'erogazione del contributo o dell'anticipo;
- Esercizio dell’attività economica in qualsiasi settore. Alle imprese beneficiarie operanti nei settori dell’agricoltura primaria, della pesca e dell'acquacoltura è destinata, complessivamente per i tre settori, una quota di risorse pari al 10% delle risorse attribuite a ciascuna regione. Sono comprese tra le imprese beneficiarie anche le imprese agricole la cui sede principale non è ubicata nei territori dei comuni, ma i cui fondi siano situati in tali territori.
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