Continua l'esame della Legge di stabilità 2015
A cura della redazione
La V Commissione Bilancio, in sede referente, prosegue l'esame congiunto dei disegni di legge C. 2679 -bis (Legge di stabilità 2015) e C. 2680 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017).
Sono diverse le novità contenute nella Legge di Stabilità 2014 che interessanto il mondo del lavoro.
In merito ai profili fiscali, si rileva preventivamente che il provvedimento prevede una clausola di salvaguardia a tutela dei saldi di finanza pubblica, volta ad incrementare le aliquote IVA ordinaria e ridotta rispettivamente di 2,5 (dal 22% al 24,5%) e 2 (dal 10% al 12%) punti percentuali.
Quanto all’intervento sulla fiscalità in generale, le misure intendono, da un lato, intervenire alleggerendo l’imposizione sul lavoro e sui fattori produttivi, con la finalità di sostenere la crescita economica; dall’altro lato porre in essere un incremento del carico fiscale in altri settori.
Tra gli interventi di alleggerimento del carico fiscale, viene reso strutturale il credito d’imposta introdotto dal DL 66/2014 in favore dei lavoratori dipendenti con un reddito inferiore a 26.000 euro (c.d. bonus di 80 euro; art. 4) e si rende integralmente deducibile dall’IRAP il costo sostenuto per lavoro dipendente a tempo indeterminato che eccede le vigenti deduzioni (art. 5). Viene inoltre introdotta una nuova disciplina del credito d’imposta per crescita e sviluppo (art. 7, co. 1-2) e si prorogano le detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica (art. 8).
Tra gli interventi di incremento del carico fiscale si ripristinano le originarie misure delle aliquote IRAP ridotte dal DL n. 66/2014, si rendono imponibili, dal 1° gennaio 2015, i proventi finanziari corrisposti ai beneficiari di un’assicurazione sulla vita a seguito del decesso dell’assicurato, si innalza al 77,74 per cento la quota imponibile degli utili percepiti dagli enti non commerciali e viene elevata dal 4 all’8 per cento la ritenuta operata da banche e Poste sugli accrediti di bonifici disposti per beneficiare delle detrazioni fiscali connesse agli interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico degli edifici.
Un’analoga logica appare sottesa agli interventi in materia previdenziale. Infatti, da un lato, si prevede l’erogazione delle quote di TFR maturando in busta paga, in via sperimentale, per il periodo 1° marzo 2015-30 giugno 2018, per i lavoratori dipendenti del settore privato, con sottoposizione al regime di tassazione ordinaria (art. 6). Dall’altro lato, si delinea un complessivo incremento della tassazione del risparmio previdenziale, con l’innalzamento dell’aliquota di tassazione dall’11 al 20 per cento per i fondi pensione (c.d. previdenza complementare) e dall’11 al 17 per cento per la rivalutazione del TFR (articolo 44, commi 1-5).
Per quanto concerne il lavoro e l’occupazione, si prevede uno sgravio contributivo per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato (art. 12) e la costituzione di un fondo di 2 miliardi di euro a decorrere dal 2015 per gli oneri derivanti dall’attuazione del disegno di legge-delega in materia di lavoro (c.d. Jobs act) (art. 11).
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