Comunità Europea: regole per il recupero di prestazioni e contributi indebitamente erogati
A cura della redazione

L’INPS, con la circolare n. 69 del 7 aprile 2017, ha fornito indicazioni riguardanti la gestione dei recuperi di prestazioni indebitamente erogate e di contributi in applicazione dell’art. 84 del Regolamento CE 883/2004 e degli artt. da 75 a 86 del Regolamento CE 987/2009.
Tra le diverse precisazioni, si rileva che, in tutte le circostanze in cui l’Inps vanti un credito nei confronti di un soggetto che non è stato possibile reperire sul territorio nazionale, rendendo impossibile la notifica dell’accertamento, la normativa comunitaria consente di ricorrere alla collaborazione degli altri Stati. Pertanto, nel caso di indebito a titolo di prestazione rientrante nei settori di sicurezza sociale di cui ai Regolamenti comunitari, l’INPS, accertata - secondo le consuete modalità - l’esistenza della posizione debitoria e avviata la notifica dell’accertamento effettuato con l’invio al soggetto interessato della “notifica di indebito”, dovrà:
- se la notifica ha esito positivo proseguire con i consueti adempimenti;
- se la notifica non è andata a buon fine perché il destinatario non è stato reperito all’indirizzo risultante dalle banche dati in possesso dell’Istituto, verificare l’esatto recapito dell’interessato inviando una richiesta al Comune di riferimento per acquisire informazioni al riguardo.
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