Comunicazione di avvenuta installazione di apparecchiature RM: nuove indicazioni INAIL
A cura della redazione
Una nuova scheda informativa dell’INAIL si sofferma sulle limitate modifiche introdotte dal DM Salute 14/01/2021 in merito alla comunicazione di avvenuta installazione di una apparecchiatura a risonanza magnetica (CAI). In particolare aggiorna, integrandolo, il monografico INAIL pubblicato nel 2018 che già disciplinava il contenuto della documentazione tecnica che il legale rappresentante della struttura sanitaria deve trasmettere all’istituto, insieme alla CAI.
Cosa tratta?
Il legale rappresentante della struttura sanitaria che ha installato un’apparecchiatura a risonanza magnetica (RM) a scopo diagnostico, ai sensi dell’art. 3 del D.M. Salute 14/01/2021 deve comunicare, entro sessanta giorni, il completo soddisfacimento dei requisiti previsti dagli standard di sicurezza e impiego, definiti nell’allegato dello stesso decreto, a tutte le amministrazioni interessate.
La CAI (comunicazione di avvenuta installazione di una apparecchiatura RM) permette di stabilire se l’installazione del tomografo e le attività avviate dal centro diagnostico rispondano alle prescrizioni degli standard di sicurezza vigenti.
Il decreto non stabilisce quale debba essere il contenuto della documentazione tecnica da trasmettere insieme alla comunicazione, lasciando la facoltà a ciascun ente di determinarlo e renderlo noto.
Già con il precedente decreto, il D.M. Salute del 10/08/2018, l’INAIL aveva pubblicato un monografico con lo scopo di chiarire quanto sopra, e a cui si rimanda, in quanto il nuovo D.M. 14/01/2021 ripropone integralmente, almeno relativamente ai contenuti tecnici degli standard di sicurezza, la stessa impostazione.
Tra gli aspetti che aggiornano e integrano il monografico pubblicato da INAIL nel 2018, vi sono:
- la modifica organizzativa riguardo la raccolta dei dati di anamnesi sul paziente RM;
- criticità emerse nell’ultimo triennio rispetto all’osservanza della norma di buona tecnica IEC 60601-2_33, in particolare in relazione alla realizzazione della griglia di sovrappressione nelle gabbie di Faraday;
- casistiche sempre più ampie relative all’installazione di casse di espansione associate al terminale delle tubazioni di quench;
- innovazioni tecnologiche concretizzatesi con l’introduzione sul mercato di apparecchiature a superconduttore a basso contenuto di elio, che presentano evidenti semplificazioni in termini di gestione della sicurezza.
Per i dettagli di ciascuno di questi aspetti si rimanda al monografico in allegato.
Quando entra in vigore
Il documento informativo INAIL rappresenta uno strumento che fornisce chiarimenti e supporto per le strutture sanitarie che devono effettuare la CAI alla luce di quanto previsto dal nuovo D.M. salute 14/01/2021 in vigore dal 15 Aprile 2021.
Indicazioni operative
I documenti da presentare a corredo della CAI da notificare ad INAIL, già illustrati nel monografico del 2018 e a cui si rimanda per un approfondimento, sono i seguenti:
- la relazione tecnica di garanzia degli standard di sicurezza (che accompagna gli allegati tecnici);
- le caratteristiche tecniche dell’apparecchiatura RM, indicando altresì se il tomografo è nuovo, rigenerato o usato. Nel caso il tomografo fosse usato si chiede di conoscere, se possibile (dati graditi, ma facoltativi) la struttura e la data di prima installazione;
- la lettera di conferimento dell’incarico e quella di accettazione dei responsabili della sicurezza;
- la planimetria del presidio/piano ove giace l’apparecchiatura RM;
- la planimetria del sito RM;
- la mappa delle linee isomagnetiche teoriche a campo contenuto e le misure del campo magnetico statico disperso;
- la documentazione tecnica relativa all’impianto di ventilazione/condizionamento della sala RM;
- il certificato di taratura della cella ossigeno;
- la documentazione tecnica relativa al tubo di quench;
- il regolamento di sicurezza;
- il questionario anamnestico preliminare all’esecuzione dell’esame RM;
- bis. la scheda di accesso in zona controllata;
- il percorso del dewar;
- i controlli di qualità;
- la documentazione tecnica relativa alla gabbia di Faraday;
- il benestare all’uso del tomografo;
- il protocollo di sorveglianza sanitaria rilasciato dal medico competente per la formulazione del giudizio di idoneità alla mansione specifica dei lavoratori esposti ai fattori di rischio presenti in ambiente RM.
In questo modo, l’analisi della CAI da parte dell’INAIL rappresenta uno strumento fondamentale di prevenzione che ha lo scopo di intercettare fin da subito le strutture a cui garantire supporto per il miglioramento continuo in termini di sicurezza e qualità. Inoltre permette di individuare le carenze di sicurezza che affliggono il sito RM e richiedere quindi con tempestività l’adeguamento del centro diagnostico agli standard vigenti.
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