Assindatcolf - Associazione datori di lavoro domestico, componente Fidaldo ed aderente a Confedilizia – con il comunicato 27/12/2012, ha precisato che il datore di lavoro che ha assunto un lavoratore domestico extracomunitario è tenuto al pagamento delle spese di viaggio nel caso di rientro nel paese di provenienza, previsto dalla legge 189/2002, soltanto se il rimpatrio è coatto.
L’Associazione risponde così alle numerose domande con le quali è stato chiesto di fare luce in merito all’impegno del pagamento alle spese di viaggio, spettante al datore di lavoro ogni qualvolta intenda assumere un lavoratore extracomunitario sia  esso regolare, e quindi nel modulo di assunzione obbligatoria all’Inps, sia quando fa una richiesta di domanda di nulla osta all’ingresso o una domanda di emersione per un lavoratore irregolare.