L’Enpacl, sul proprio sito internet, ha ricordato che scade il 15 dicembre 2022 alle ore 24.00 il termine entro il quale i consulenti del lavoro iscritti devono inoltrare via web, all’interno della loro area riservata, la domanda per fruire delle indennità una tantum di 200 e 150 euro.

Si ricorda che possono beneficiare  dell'indennità una tantum prevista dall’articolo 33 del decreto-legge 13 maggio 2022, n. 50 (convertito dalla legge 15 luglio 2022, n. 91); disciplinata dal decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 19 agosto 2022; integrata dall’articolo 20 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, i Consulenti che risultano iscritti all'ENPACL alla data del 17 maggio 2022, che abbiano effettuato, entro la stessa data, almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta all’ENPACL con competenza a decorrere dall'anno 2020. Tale requisito non si applica ai contribuenti per i quali non risultano scadenze ordinarie di pagamento.

Nel caso in cui l’interessato è iscritto contemporaneamente all’ENPACL e all’INPS, dovrà presentare domanda all’INPS.

L’indennità è pari a 200 euro per coloro che non hanno percepito nell'anno di  imposta 2021 un reddito complessivo superiore all'importo di 35.000 euro.

L’indennità è pari a 350 euro per coloro che non hanno percepito nell’anno di imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 20.000 euro.

L'indennità non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali, non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile ed è corrisposta a ciascun avente diritto, una sola volta. Dal computo del reddito assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali, sono esclusi: i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

L’indennità è incompatibile con le prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 (bonus 200 euro per i dipendenti e bonus 200 euro per i pensionati).

L’Ente è tenuto alla erogazione dell'indennità in ragione dell'ordine cronologico delle domande presentate e accolte sulla base del procedimento di verifica della sussistenza dei requisiti   per l'ammissione al beneficio.

L’indennità una tantum è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all'Ente al momento del pagamento ed è soggetta alla successiva verifica anche attraverso le informazioni fornite dall'amministrazione finanziaria. Nel caso in cui non fosse riscontrata la sussistenza dei requisiti per l'ammissione al beneficio, l’ENPACL avvierà la procedura di recupero.