Con un comunicato stampa congiunto del 18 luglio 2018, le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e le associazioni datoriali, hanno reso noto di aver siglato un accordo per garantire nuove forme di tutela ai c.d. rides. Si tratta, in particolare, di quei fattorini che, con biciclette, scooter e motocicli, portano nelle case merci acquistate per lo più on line, che hanno il loro riconoscimento contrattuale peraltro già previsto, ma solo adesso articolato, nel contratto nazionale di lavoro della logistica, trasporti merci e spedizioni.

La figura del rider era stata introdotta per la prima volta nell’ultimo rinnovo del CCNL avvenuto lo scorso 3 dicembre, la cui stesura dell’articolato, rinviata a una successiva trattativa, si è conclusa il 18 luglio u.s. Nel merito, il contratto prevede tutte le tutele, salariali, assicurative, previdenziali, tipiche del rapporto subordinato e quelle contrattuali come assistenza sanitaria integrativa e bilateralità. I rider sono inquadrati con parametri retributivi creati appositamente. L’orario di lavoro è flessibile e può essere sia full time che part time, con 39 ore settimanali distribuibili in massimo 6 giorni a settimana e con un minimo giornaliero di 2 ore e fino a un massimo di 8, con la possibilità di coniugare la distribuzione urbana delle merci con il lavoro in magazzino. Previsti, a carico delle aziende, i Dpi (Dispositivi di protezione individuale), come caschi e pettorine catarifrangenti. Infine è istituita la contrattazione di secondo livello.