Cosa tratta?

Tra il 2013 e il 2020 in Italia si sono verificati 830 incidenti stradali, con coinvolgimento dei pedoni al lavoro sulla carreggiata, sia protetti (40%) che non protetti (60%) da segnaletica stradale.

Gli incidenti sono avvenuti prevalentemente lungo strade urbane ed extraurbane e, con frequenza nettamente inferiore, in autostrada.

È evidente che in presenza di segnaletica in prossimità del cantiere, quali coni o delineatori flessibili, si verifichino meno incidenti rispetto alla sola presenza di segnaletica orizzontale e verticale.

La segnaletica temporanea infatti informa l’utente stradale guidandolo e inducendolo a comportamenti adeguati alla specificità del cantiere rappresentando un importante strumento di prevenzione.

Il d.m. 10 Luglio 2002, principale riferimento normativo in materia, classifica i cantieri stradali in fissi o mobili. I primi sono quelli che non subiscono alcuno spostamento durante almeno una mezza giornata e, a loro volta, possono essere di lunga durata se si protraggono per almeno tre giorni e di breve durata se non superano i due giorni.

I secondi sono quelli che si muovono in progressione continua ad una velocità che può variare da poche centinaia di metri al giorno a qualche chilometro all’ora.

Per i cantieri fissi, lunghi o brevi, la segnaletica deve essere di tre tipi:

  • in avvicinamento alla zona di lavoro, che include il segnale “lavori” o “altri pericoli” con eventuale pannello integrativo, segnali di “riduzione corsie” con pannello integrativo di distanza, segnali di “divieto di sorpasso” e “limite massimo di velocità” oltre ad ulteriori segnali di pericolo o prescrizione ed eventuali segnali di preavviso e direzione in caso di deviazione;
  • di posizione, comprendente uno o più raccordi obliqui realizzati con barriere, coni, delineatori flessibili o paletti di delimitazione integrati da segnali di obbligo o delineatori di curva provvisoria. Per motivi di sicurezza, la zona di lavoro deve trovarsi ad opportuna distanza dalla fine del raccordo obliquo. In caso di restringimento della carreggiata è necessario apporre il segnale di pericolo temporaneo “strettoia” mentre nelle carreggiate a doppio senso di marcia, per strettoie sotto 5.60 m, si ricorre al senso unico alternato;
  • di fine prescrizione, che viene posizionata a valle e include uno o più segnali di “fine prescrizione” adeguati rispetto anche a quanto indicato a monte del cantiere.

Queste tre tipologie di segnaletica possono essere accompagnate da segnali luminosi, segnali orizzontali temporanei ed eventuali ulteriori delimitatori (segnali complementari), quali barriere, paletti di delimitazione, delineatori modulari, coni (per zone di lavoro di breve durata) e delineatori flessibili (per cantieri di lunga durata) di colore bianco e rosso.

La posa e la rimozione dei segnali temporanei costituisce anch’essa un cantiere mettendo a rischio tutti gli addetti che se ne occupano e che, per tale motivo, ricevono una formazione specifica.

La segnaletica, in condizioni ordinarie, viene installata nell’ordine in cui gli utenti della strada li incontrano e viene rimossa in ordine inverso, o oscurata, non appena non vi sono più le condizioni che ne hanno reso obbligatorio il collocamento.

Di notte, in galleria o in condizioni di scarsa visibilità, la segnaletica deve essere rinforzata e tutti i pannelli rivestiti di pellicola retroriflettente di classe 2. Il primo pannello di pericolo incontrato è dotato di una luce rossa fissa e la delimitazione del raccordo obliquo tra due corsie è rinforzata da luci gialle in sincrono o a scorrimento.

Per quanto riguarda i cantieri mobili è previsto un segnalamento di avvicinamento e di posizione che si trovano ad una distanza variabile tra i 200 e i 500 m l’uno dall’altro in base al tipo di strada. I due segnali si spostano in maniera coordinata con l’avanzare dei lavori e possono essere sistemati su un veicolo di lavoro o su un carrello trainato.

Quando entra in vigore

Il documento informativo INAIL rappresenta una sintesi non esaustiva sull’utilizzo della segnaletica temporanea, estrapolata dalle diverse norme di riferimento in particolare dal d.m. 10 Luglio 2002 in vigore dal Settembre dello stesso anno.

Indicazioni operative

Nell’area di interferenza tra il cantiere di lavoro e la strada di transito, sono presenti dei rischi che devono essere opportunamente valutati prima di ogni intervento.

Tra questi emerge il rischio investimento, sia dei lavoratori ma anche di persone estranee come residenti e passanti, il rischio collisione tra veicoli e macchine operatrici in transito, la caduta all’interno di scavi non protetti o non segnalati.

Pertanto il posizionamento di segnalazione temporanea rappresenta un’importante misura di prevenzione, utile a sensibilizzare sia il lavoratore che l’utente stradale che procede verso un cantiere ignorando l’anomalia stradale.

 

In allegato Factsheet INAIL “La segnaletica temporanea per cantieri stradali