L’INPS, con il messaggio 22/12/2020, n. 4805, ha precisato che i modelli A1 rilasciati ai lavoratori in distacco nel Regno Unito, mantengono la loro validità anche successivamente al 31 dicembre 2020, ossia dopo il termine di scadenza del periodo di transizione fissato per la Brexit.

Come si ricorderà l’accordo di recesso, firmato a Bruxelles e a Londra il 24 gennaio 2020 (G.U. dell’Unione europea L 29 del 31.1.2020), in vigore dal 1° febbraio 2020, definisce le modalità di recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea, prevedendo, all’art. 126, un periodo di transizione che decorre dalla data di entrata in vigore del medesimo accordo, 1° febbraio 2020, e termina il 31 dicembre 2020.

Subito dopo l’accordo, l’INPS era intervenuta con la circolare 16/2020, con la quale erano state fornite le prime istruzioni operative, applicabili durante il periodo di transizione, in materia di prestazioni pensionistiche, familiari, di disoccupazione, malattia, maternità e paternità, legislazione applicabile, distacchi di lavoratori all’estero, recuperi di contributi e prestazioni indebite, siano esse pensionistiche e non pensionistiche, e indicazioni sulle modalità degli scambi di informazioni tra Istituzioni.

Adesso l’INPS scioglie la riserva posta con la predetta circolare, affermando che qualora siano pervenute o pervengano entro il 31 dicembre 2020 richieste di rilascio del modello A1 per periodi di lavoro con data iniziale antecedente la fine del periodo di transizione e con data finale successiva al 31 dicembre 2020, le stesse verranno accolte dall’istituto previdenziale e i relativi documenti portatili A1 saranno validi fino alla fine del periodo certificato.

Quanto detto vale anche per i cittadini extracomunitari a cui vengono rilasciate le certificazioni E101. Pertanto rimangono validi i documenti rilasciati anche se il termine scade successivamente al 31 dicembre 2020.

Le richieste di rilascio dei modelli A1/E101 che sono state rigettate perché relative a periodi decorrenti dal 1° gennaio 2021, verranno rettificate d’ufficio dall’INPS che procederà anche ad emettere di nuovo i certificati per l’intero periodo richiesto, purché non vi sia una soluzione di continuità nella legislazione applicabile già certificata dai modelli A1/E101.

Infine il messaggio 4805/2020 conclude evidenziando che spetterà alle Direzioni Regionali INPS competenti comunicare all’istituzione previdenziale presente nel Regno Unito che è stato rilasciato un nuovo modello A1/E101 per la rettifica del periodo.