Borse in plastica leggera: consumo in discesa
A cura della redazione
Eurostat ha diffuso il 12 novembre 2024 i dati relativi al consumo di sacchetti di plastica leggera nell'Unione Europea. Questi dati riflettono un cambiamento significativo nelle abitudini dei consumatori e un andamento positivo verso la riduzione dell'uso della plastica monouso, anche a seguito delle normative che ne regolano l'uso.
Di cosa si tratta:
Con il termine sacchetti di plastica leggera si intende generalmente quelle borse il cui spessore non supera i 50 micron. Negli anni passati, queste borse erano ampiamente utilizzate per una varietà di scopi, in particolare per il trasporto di beni al dettaglio. Tuttavia, la crescente consapevolezza ambientale e l'introduzione di legislazioni mirate a limitare il loro uso hanno portato a un cambiamento radicale nelle abitudini di consumo. In Italia, ad esempio, i sacchetti di plastica leggera sono stati vietati, salvo quelli biodegradabili e compostabili, come previsto dalla normativa nazionale che recepisce la direttiva europea 2015/720/Ue.
Secondo i dati pubblicati da Eurostat, il consumo di sacchetti di plastica leggera nell'Unione Europea nel 2022 ha registrato una diminuzione del 14% rispetto all'anno precedente. Questo calo equivale a circa 4,7 miliardi di sacchetti in meno rispetto al 2021. Un dato particolarmente significativo che conferma l'efficacia delle politiche ambientali adottate.
In modo particolare dal 2018 al 2022, l'UE ha visto una diminuzione del consumo di questi sacchetti, passando da 42,2 miliardi di sacchetti a 29,8 miliardi, con un calo costante del 30% in soli quattro anni. Questo è il risultato diretto di politiche volte a ridurre progressivamente l'uso della plastica e a incoraggiare l'adozione di alternative più sostenibili.
La direttiva europea 2015/720/Ue, che l'Italia ha recepito con il decreto-legge 91/2017, ha imposto a tutti gli Stati membri dell'Unione Europea di adottare misure per ridurre l'uso di sacchetti di plastica leggeri. La direttiva stabilisce l’obiettivo di non superare i 40 sacchetti per persona all'anno entro il 31 dicembre 2025.
Tuttavia, è importante notare che questi dati non comprendono i sacchetti in plastica ultraleggera, che continuano ad essere utilizzati in quantità elevate, soprattutto per il trasporto di alimenti sfusi (come frutta e verdura) o per garantire l'igiene in determinati prodotti (come il pesce fresco).
La continua diminuzione del consumo di sacchetti di plastica leggera riflette una crescente consapevolezza dei consumatori riguardo l'impatto ambientale di tali prodotti e l’efficacia delle politiche di disincentivazione. L’introduzione di alternative, come borse riutilizzabili in tessuto o biodegradabili, ha contribuito a ridurre significativamente la domanda di plastica monouso.
Conclusione:
Il calo del consumo di sacchetti di plastica leggera nell'Unione Europea rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità ambientale. Grazie alle politiche europee e alle scelte dei consumatori, l'UE sta riducendo progressivamente l’uso della plastica monouso, con l’obiettivo di raggiungere una riduzione completa del suo impatto negativo sull'ambiente. Tuttavia, la questione dei sacchetti ultraleggeri e altre forme di plastica monouso rimane una sfida da affrontare, richiedendo ulteriori azioni legislative e un impegno continuo da parte di tutti gli attori coinvolti
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