Baby sitter: si ricorre al superminimo per compensare chi assiste più bambini
A cura della redazione

Assindatcolf, con una nota del 12 ottobre 2018, ha preso in esame il caso, non eccezionale, in cui la baby sitter viene assunta per seguire due o più figli del datore di lavoro domestico.
Va precisato che il CCNL per il settore domestico non attribuisce variazioni di retribuzione in relazione al numero di assistiti.
Quindi che si tratti, dunque, di 1, 2 o più bambini, lo quota oraria non si modifica.
A dire il vero non cambierebbe neanche se l’esigenza fosse quella di assumere una badante per assistere 2 o più anziani.
Esistono, infatti, dei minimi retributivi orari (per i lavoratori non conviventi) che stabiliscono un quantum in relazione al livello di inquadramento (Bs quando il bambino non è autosufficiente, Bs dai 3 anni in su, Ds se il lavoratore ha uno specifico diploma). Tuttavia, sebbene non si tratti di un obbligo, quando una famiglia numerosa decide di assumere una tata che si occupi dei bambini dovrebbe tenere in considerazione eventuali richieste di maggiorazioni retributive da parte del domestico legate al carico di lavoro che, indubbiamente “lievita”, se i figli da accudire sono tanti.
Ecco allora che entra in gioco il cosiddetto “superminimo“, una voce aggiuntiva rispetto alla retribuzione ordinaria, da inserire in busta paga. Il superminimo, che è stabilito dal datore, non è cumulabile con gli scatti di anzianità previsti da contratto. Di contro, però, il superminimo potrebbe ‘assorbire’ gli aumenti annuali retributivi previsti dal Ccnl. Condizionale d’obbligo poiché la scelta che assorba o meno gli scatti retributivi dipende da cosa viene concordato al momento dell’assunzione (o quando sopraggiunge una variazione contrattuale).
Infine, conclude Assindatcolf, è invece prevista una maggiorazione se la baby sitter è chiamata per sorvegliare i bambini quando i genitori vogliono concedersi un’uscita serale, Il contratto stabilisce, infatti, che debba essere riconosciuto uno straordinario pari al 50% della retribuzione oraria quando l’attività lavorativa viene svolta dalle 22 alle 6 del mattino.
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