Le Commissioni riunite finanze, lavoro pubblico e privato della Camera di Deputati, il 19 aprile 2016 hanno iniziato l’esame della bozza del decreto ministeriale che regolamenta le modalità di utilizzo del Fondo finalizzato a incentivare la partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle imprese e per la diffusione dei piani di azionariato rivolti ai lavoratori dipendenti. Infatti tra le forme di partecipazione del lavoratore all’impresa vi sono i piani di azionariato diffuso consistenti nell’acquistare a prezzo vantaggioso, rispetto al valore di mercato, da parte dei dipendenti di un'azienda, le azioni della società in cui lavorano o di sue controllate. Più precisamente il beneficio consiste nel riconoscimento di una somma, pari al 30% del valore dell’azione assegnata a titolo gratuito, o di un importo pari al 30% della differenza tra il valore dell’azione e l’importo di sottoscrizione offerto al lavoratore nel caso di assegnazione a titolo oneroso. L’importo del beneficio non può essere superiore a 10 euro per azioni. Per la determinazione del valore delle azioni si fa riferimento al proprio valore nominale, ovvero, nel caso di società per azioni quotate in mercati regolamentati italiani o dei Paesi membri UE, al prezzo medio ponderato dell’ultimo semestre di quotazione. Se le richieste di accesso al beneficio superano le risorse disponibili, le quote da erogare verranno proporzionalemnte ridotte. Il beneficio riconosciuto a ciascuna impresa e ai suoi lavoratori (limitatamente alle azioni assegnate ai dipendenti con qualifica di operaio, impiegato e quadro con rapporto di lavoro a tempo indeterminato) non può eccedere il 10% dell’ammontare del fondo, ovvero il 20% del Fondo per ciascun gruppo di imprese e relativi lavoratori. Per accedere al Fondo le società devono essere in possesso di un DURC regolare al momento dell’erogazione del finanziamento. Dall’adesione del lavoratore a tali forme di incentivazioni non devono derivare discriminazioni e, in ogni caso, la società deve garantire ai lavoratori che aderiscono parità di trattamento in relazione alla categoria, al livello di inquadramento e all’anzianità di servizio. I piani di azionariato devono prevedere, per accedere al finanziamento, una diversificazione dell’investimento e un’adeguata informativa ai lavoratori aderenti, comprendente le caratteristiche dell’operazione e le eventuali esenzioni o agevolazioni esistenti. Sono esclusi dai benefici erogati dal Fondo le iniziative di acquisto mediante quote del TFR. Per accedere la beneficio le aziende devono inoltrare apposita domanda per via telematica al Ministero del lavoro. Ciascuna impresa può presentare al massimo una sola domanda e deve osservare le disposizioni sugli aiuti de minimis.