In un momento di grave crisi per il settore in tutta Europa, l’EU-OSHA pubblica un caso studio e prova ad immaginare il futuro del comparto manifatturiero e dell’automotive dal punto di vista di salute e sicurezza, guidato dall’intelligenza artificiale.

Cosa tratta

Una recente pubblicazione dell’Agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro racconta come siano state applicate metodologie di gestione dei lavoratori tramite intelligenza artificiale (AIWM) nel processo produttivo di uno stabilimento in Italia che produce componenti per automobili. Lo studio fa parte di un progetto più ampio, che coinvolge altre industrie manufatturiere e compagnie di servizi, allo scopo di identificare rischi ed opportunità, da ogni punto di vista, nell’adozione di modelli AIWM.

Il presupposto iniziale è che la salute e sicurezza non siano temi separati, ma si intersecano con tutti gli altri processi analizzati e meritano di essere affrontati alla luce di queste connessioni.

Il contesto dello studio

Come anticipato, lo studio in oggetto è stato condotto di uno stabilimento italiano che produce componenti nel comparto automotive, con circa 50 lavoratori, facente parte di un gruppo con sede in Europa con più di 12.000 dipendenti.

L’azienda già da anni aveva adottato altri modelli per incrementare l’efficienza, in particolare le metodologie lean, e aveva inoltre affrontato degli importanti investimenti per l’automazione dei processi produttivi. Questa evoluzione ha portato la produzione ad essere in parte automatizzata, in parte ancora manuale, ma soprattutto si è passati da avere operatori addetti ad una singola attività, a lavoratori specializzati, capaci di intervenire nello stesso turno su più operazioni e più macchine.

L’applicazione della gestione dei lavoratori tramite intelligenza

Dopo specifici percorsi formativi per i dipendenti su digitalizzazione e AIWM, gli strumenti sono stati calati sulla realtà e applicati nei reparti di produzione, manutenzione, approvvigionamenti e magazzino.

L’applicazione ha permesso di gestire l’assegnazione dei compiti, la comunicazione, i controlli di qualità e di sicurezza, la pianificazione della manutenzione, approvvigionamenti e movimenti in magazzino.

Tutto ciò, ha avuto un impatto a livello di valore generato: i lavoratori si sono trovati ad essere in grado di svolgere con più autonomia i proprio compiti, con la possibilità di accedere direttamente a informazioni, dati e disposizioni aziendali che prima non era così accessibili, così da responsabilizzarsi ed avere più sicurezza nel prendere decisioni. La possibilità di svolgere più rapidamente alcuni compiti ha permesso ai lavoratori di diversificare le proprie attività e dedicare tempo a formazione aggiuntiva oppure, per esempio nel caso di supervisori, a progettare nuovi piani di miglioramento oppure semplicemente anticiparsi in alcune operazioni per poter far fronte ad eventuali richieste urgenti.

Le implicazioni per salute e sicurezza

Nel tempo, l’azienda aveva già adottato alcune soluzioni per ridurre i rischi, come postazioni chiuse per diminuire l’esposizione a rumore, polveri e fumi e migliorare il microclima. Inoltre, l’automazione e la revisione dei layout e dei flussi, aveva ridotto le movimentazioni.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale è andato ancora oltre nella riduzione della movimentazione dei carichi, ma anche dell’ergonomia in generale, permettendo, ad esempio, agli operatori di avere le attrezzature e gli utensili già predisposti in modo da ridurre gli spostamenti e gli sforzi; la disponibilità delle informazioni, la connettività, ha ridotto inoltre la necessità di muoversi all’interno dello stabilimento.

Soprattutto, con l’efficientamento dei processi, è stata concessa una pausa in più ai dipendenti, per dedicare tempo alla socializzazione e al riposo. L’utilizzo dell’AI e la struttura delle nuove postazioni, infatti, tende a ridurre le interazioni fra colleghi, ma queste possono essere favorite in altri modi, così da ridurre il rischio di isolamento. Con queste soluzioni, il benessere mentale è anche favorito dal fattore di lavorare con una programmazione chiare, con i dati e le informazioni disponibilier fare un esempio, per i ruoli manageriali lo stress sul lavoro può essere ridotto passando da una gestione prevalentemente emergenziale alla valutazione dei rischi su più ambiti e ad azioni di prevenzioni, in modo da preparare meglio la risposta a problemi che non fanno parte del quotidiano.

La facilità nella comunicazione permette di abbattere barriere fra reparti e livelli gerarchici, migliorando il senso di coinvolgimento e riducendo le incomprensioni, che portano spesso a tensioni nei rapporti fra colleghi.

Infine, è stato visto come queste soluzioni possano portare ad un miglioramento anche nel coniugare lavoro e vita privata: ad esempio, con l’accesso alle informazioni e la gestione tramite AI e quindi incrementando il livello di autonomia dei lavoratori, in caso di anomalie non è stato sempre necessario chiedere l’intervento di un superiore, riducendo di fatto le chiamate, soprattutto fuori dal normale orario di lavoro.

Conclusioni

Anche in un contesto manifatturiero tradizionale, è possibile adottare e coniugare modelli organizzativi ed intelligenza artificiale, in modo da ottenere due importanti risultati:

  • incrementare l’efficienza dei processi;
  • migliorare il benessere dei lavoratori, dentro e fuori dal posto di lavoro.