L’Anpal, sul proprio sito internet, ha pubblicato il primo Rapporto di monitoraggio nazionale realizzato in collaborazione con Inapp che analizza le caratteristiche e gli esiti dei tirocini extracurriculari realizzati tra il 2014 e il 2017 ed esamina i contenuti delle Linee guida sulla qualità dei tirocini a partire dalle prime emanate nel 2013 e poi aggiornate nel 2017 e il loro recepimento nelle regolamentazioni regionali.

Il monitoraggio si è basato sull’analisi complessiva delle informazioni desumibili dal Sistema unitario delle Comunicazioni Obbligatorie, il quale restituisce indicazioni in merito ai rapporti di lavoro dipendente, parasubordinato e in somministrazione.

Dall’analisi svolta emerge che i tirocini extracurriculari in Italia sono aumentati in maniera consistente dal 2014 al 2017, anni nei quali sono entrate a regime le normative regionali e provinciali sulla materia.

Occorre ricordare che in questo stesso periodo c’è stato anche l’avvio del Programma Garanzia Giovani, il quale ha fortemente sostenuto l’aumento del numero di tirocini avviati nel corso del 2015 innalzando il tasso di crescita complessivo.

In generale, le Linee Guida 2017, mantenendo la stessa definizione del tirocinio, si pongono in linea di continuità rispetto a quelle precedenti, aggiornando, integrando e approfondendo temi già trattati nel testo del 2013, in un’ottica di miglioramento della qualità dei percorsi formativi e di rafforzamento delle modalità di prevenzione e contrasto di eventuali utilizzi incongrui dell’istituto.

Tuttavia su alcune questioni specifiche vengono introdotti degli elementi di novità che modificano in modo sostanziale il quadro precedente, come ad esempio il superamento della distinzione tra le tipologie di tirocinio e l’allargamento della platea dei destinatari, fra i quali compaiono i lavoratori a rischio disoccupazione, i soggetti già occupati in cerca di altra occupazione e specifiche categorie di soggetti in condizione di svantaggio (vittime di violenza e grave sfruttamento da parte delle organizzazioni criminali, titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari, vittime di tratta). Non prevedendo più una specifica tipologia di tirocinio rivolta in via esclusiva ai neo qualificati, neodiplomati e neolaureati, le nuove Linee Guida hanno orientato l’asse del tirocinio extracurriculare sul versante dell’inserimento lavorativo piuttosto che nella direzione della “formazione post-curriculare”.

Con le nuove Linee Guida la durata massima del tirocinio extracurriculare viene stabilita in 12 mesi per tutte le categorie di destinatari, con l’eccezione dei tirocini per disabili che, come già previsto dalle precedenti Linee Guida, possono durare fino a 24 mesi. Un’ulteriore novità è rappresentata dall’introduzione di un limite minimo di durata fissato in 2 mesi; fanno eccezione i tirocini svolti presso soggetti ospitanti che operano stagionalmente (1 mese) e i tirocini per studenti svolti nel periodo estivo e promossi dai servizi per l’impiego (14 giorni).

Un’altra importante novità delle Linee Guida 2017 consente di promuovere tirocini presso soggetti ospitanti ubicati in altre regioni a: Servizi per l’impiego e Agenzie regionali per il lavoro, università, scuole e Fonda-zioni di Istruzione Tecnica Superiore, queste ultime non presenti in quelle del 2013.

Per quanto riguarda il recepimento nelle singole Regioni, il Rapporto evidenzia che la maggior parte delle regioni ha fedelmente ripreso all’interno delle proprie recenti normative e trattato con maggiore attenzione rispetto alle precedenti discipline del 2013 i temi relativi ai limiti di inserimento dei tirocinanti e alle nuove “premialità” stabilite all’interno delle Linee Guida 2017, nonché le modalità di attuazione degli stessi tirocini (diritti e doveri del soggetto promotore, del soggetto ospitante e del tirocinante), le indicazioni per una più accurata tutorship e le sanzioni da applicare in caso di gravi abusi e omissioni rispetto a quanto stabilito dalle disposizioni quadro. Tuttavia non mancano le eccezioni e le integrazioni, fra le quali: il Veneto, la Liguria e l’Emilia Romagna allargano i meccanismi di premialità anche alle aziende che hanno rispettivamente da 0 a 5 e fra 6 e 20 dipendenti a tempo indeterminato; la Campania ha allargato notevolmente le maglie dei limiti numerici di inserimento dei tirocinanti sia nel 2013 che nel 2018, portando dal 10 al 20% la quota di tirocinanti da inserire nelle aziende con più di 20 dipendenti a tempo indeterminato e determinato. Infine il Lazio è l’unica regione che ha introdotto a lato della nuova normativa del 2017 un Codice Etico.