L’INPS, con il messaggio n. 1947 del 26 maggio 2023, ha reso noto di aver avviato, come già anticipato nella circolare 23/2022, la rielaborazione delle competenze mensili a partire da marzo 2022, attraverso il ricalcolo degli importi effettivamente dovuti e il calcolo delle differenze, sia in positivo che in negativo, con gli importi già liquidati nel corso dell’annualità 2022, tenuto conto anche delle mensilità già erogate nei primi mesi del 2023.

L’operazione di cui sopra si è resa necessaria, non solo in seguito alle variazioni di DSU intervenute in corso d’anno (con conseguente mutamento dell’ISEE), ma anche per altre motivazioni quali, ad esempio:

·         maggiorazioni degli importi spettanti per le mensilità di gennaio e febbraio 2023, in seguito alla rivalutazione legata all’aumento del costo della vita;

·         eventuali recuperi della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori di cui all’art. 4, c. 8, del D.Lgs. 230/2021, laddove non spettante in presenza di nucleo monogenitoriale, diverso comunque da quello vedovile che invece mantiene l’agevolazione per il quinquennio successivo alla data del decesso del genitore lavoratore;

·         rideterminazione degli importi spettanti per effetto del riconoscimento delle maggiorazioni per soggetti disabili ex D.L. 73/2022 (L. 122/2022);

·         ricalcolo degli importi relativi ai nuclei familiari numerosi e per i figli successivi al secondo.

A seguito della suddetta operazione di ricalcolo, sono state determinate alcune compensazioni, che hanno originato sia conguagli a credito (importi da erogare in favore del richiedente l’assegno) che conguagli a debito (somme erogate indebitamente e che, quindi, devono essere recuperate dall’Istituto).

Nel caso in cui vi sia stata una revisione degli importi dell’AUU con integrazione delle somme in favore del cittadino, le medesime somme sono state poste in liquidazione, in aggiunta alle quote ordinariamente percepite, a partire dalla rata del mese di aprile 2023.

Dalla medesima mensilità (aprile 2023), si è proceduto anche al recupero delle somme indebitamente erogate, attraverso la compensazione degli importi - laddove possibile - con le rate future.