Assegni familiari: rivalutati per il 2011 i limiti di reddito familiare
A cura della redazione
L’INPS, con la circolare n. 1 del 10 gennaio 2011, ha comunicato che, a decorrere dall’1.1.2011, sono stati rivalutati sia i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione, sia i limiti di reddito mensile per l’accertamento del carico ai fini del diritto agli assegni stessi.
Gli assegni familiari trovano applicazione nei confronti dei soggetti esclusi dagli ANF, ossia: coltivatori diretti, coloni, mezzadri e piccoli coltivatori diretti (cui continua ad applicarsi la normativa sugli assegni familiari) e pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (cui continua ad applicarsi la normativa delle quote di maggiorazione di pensione).
Gli importi delle prestazioni sono:
- Euro 8,18 mensili spettanti ai coltivatori diretti, coloni, mezzadri e piccoli coltivatori diretti per i figli;
- Euro 10,21 mensili spettanti ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi per il coniuge e i figli.
L'Inps fa presente che i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione delle pensioni da lavoro autonomo sono stati rivalutati in ragione del tasso d'inflazione programmato, che per il 2010 è stato pari all’1,5% per cento.
I limiti di reddito mensili da considerare ai fini del riconoscimento del diritto agli assegni familiari per l'anno 2011 risultano così fissati:
- Euro 658,29 per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio od equiparato;
- Euro 1152,02 per due genitori.
I nuovi limiti di reddito valgono anche in caso di richiesta di assegni familiari per fratelli, sorelle e nipoti (indice unitario di mantenimento).
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