Approvato il nuovo decreto sui Flussi d’ingresso 2021
A cura della redazione
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 21 dicembre 2021, ha approvato il decreto sui flussi d’ingresso per il 2021 che fissa in 69.700 le quote di ingresso previste per lavoro autonomo e lavoro subordinato, incluso quello stagionale.
Delle quote complessivamente previste dal Decreto, 27.700 sono assegnate agli ingressi per motivi di lavoro autonomo e subordinato, mentre le restanti 42.000 al lavoro stagionale.
Nell’ambito delle 27.700 quote, 20.000 ingressi sono riservati al lavoro subordinato nei settori autotrasporto conto terzi, edilizia e turistico-alberghiero.
A coloro che hanno completato programmi di formazione all’estero sono riconosciute 100 quote, così come ai lavoratori di origine italiana da parte di almeno uno dei genitori provenienti dal Venezuela.
Anche il decreto sui flussi del 2021 riconosce alcune quote alle conversioni. Più precisamente 4.400 quote sono riservate alle conversioni da lavoro stagionale e lavoro subordinato, mentre 2.000 quote da studio, formazione e tirocinio in lavoro subordinato.
Non mancano le conversioni per coloro che sono titolari di un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da un altro Paese UE. A questi sono riservate 200 quote.
Vi sono poi le conversioni in lavoro autonomo. 370 quote sono riservate a coloro che sono in possesso di un permesso per studio, tirocinio e formazione, mentre 30 ai titolari di un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da un altro Paese UE.
Invece 500 quote sono assegnate a coloro che intendono avviare in Italia un’attività autonoma.
Infine, come sopra ricordato, 42.000 ingressi sono riservati ai permessi per lavoro stagionale. Di questi 1.000 per ottenere il nulla osta pluriennale e 14.000 per le istanze presentante dalle organizzazioni professionale del settore agricolo come Coldiretti, Confagricoltura e Copagri.
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