Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 30/10/2007, ha approvato il decreto legge che modifica il DLgs 30/2007 in materia di ingresso e soggiorno dei cittadini comunitari.

Innanzi tutto viene previsto che il cittadino comunitario titolare del diritto di soggiorno permanente possa essere espulso dal territorio italiano in caso di gravi motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza. Se è in Italia da 10 anni l'espulsione è ammessa per motivi di sicurezza dello Stato e per motivi imperativi di pubblica sicurezza, dove per motivi imperativi si intendono quelli che si realizzano quando il cittadino UE o un suo familiare abbia tenuto comportamenti che compromettono la tutela della dignità umana o dei diritti fondamentali della persona umana ovvero l'incolumità pubblica, rendendo la sua permanenza in Italia incompatibile con l'ordinaria convivenza.

Spetta al Ministero dell'interno provvedere all'allontanamento del cittadino comunitario per motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato, mentre la competenza è del prefetto territorialmente competente se l'allontanamento è dovuto per motivi di pubblica sicurezza.

Inoltre se il cittadino comunitario è sottoposto a procedimento penale per aver commesso uno dei reati previsti dall'art. 380 c.p., l'allontanamento può essere disposto solo se lo straniero non è soggetto a misura cautelare detentiva.

Il destinatario del provvedimento di allontanamento che rientra nel  territorio  nazionale in violazione del divieto di reingresso e' punito  con la reclusione fino a 3 anni.